silvia campese
savona
Venti milioni di euro, in arrivo da parte di Autostrade per l’Italia, per il rilancio del levante savonese, nel tratto compreso tra la Torretta e la passeggiata degli artisti di Albissola. Passando per il porto e lavorando a una nuova viabilità. Era questo, l’impegno economico, l’annuncio più atteso, ieri, in occasione del convegno “L’alleanza porto-città trasforma il levante”, che si è tenuta nella sala della Sibilla, al Priamàr. Presenti a Savona, per annunciare il masterplan della nuova passeggiata di levante e il nuovo volto del territorio, c’erano Edoardo Rixi, viceministro alle infrastrutture; il presidente della Regione Giovanni Toti; Paolo Piacenza, commissario di Autorità portuale e il sindaco di Savona, Marco Russo. È stato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, ad annunciare l’importo e a siglare, insieme agli altri partner, un protocollo d’intesa per il rilancio dell’area savonese, a cavallo tra città e aree portuali. Un progetto con un obiettivo preciso: creare una continuità tra aree urbane e zona portuale. Ridisegnando, in particolare, le tracce della città industriale, evidenti nella struttura delle Funivie. Tre i punti fondamentali del progetto: la creazione di una passeggiata ciclopedonale, a raso sul mare, quindi al di sotto dell’Aurelia. La realizzazione di un parcheggio di cintura a due piani. Previsto anche un ampliamento dei moli di Lega Navale e del circolo Canottieri: in questo modo ci sarà un incremento dei posti barca.
«Abbiamo suddiviso il tratto in cinque zone – hanno spiegato gli architetti-. Nel primo tratto, quello tra la Torretta e i moli di Lega Navale, verranno recuperati ampi spazi pubblici, giocando sul dislivello della strada rispetto ai passaggi al di sotto dell’Aurelia. Creeremo tre piazze rendendo vivibili anche i sottopassi che potranno ospitare locali e spazi per eventi. Una piazza sarà circondata da una gradinata ad anfiteatro in modo da accogliere spettacoli risolvendo così i problemi di degrado».
Particolare attenzione sarà riservata al recupero delle ex Funivie. «Si tratta di una parte di città -ha detto il sindaco Marco Russo- che racconta una storia industriale, oggi tramontata. Per questo vogliamo valorizzare con un intervento adeguato la zona in modo da completare il percorso di transizione dall’era industriale al nuovo volto turistico di Savona».
Nel progetto verranno mantenute le gru, elementi di archeologia industriale. La struttura a silos verrà smantellata al suo interno. Varie le ipotesi di valorizzazione: la più accreditata è quella di un orto botanico nell’ex struttura delle Funivie. Nella zona, poi, sorgerà un parcheggio a due piano, in grado di funzionare da park di cintura, in vista di un nuovo sistema urbano, dove i mezzi pubblici siano potenziati.
«Nello spazio tra Aurelia e Capitaneria di porto – dicono gli architetti- abbiamo pensato a due soluzioni: riportare la pista ciclabile alla quota dell’Aurelia; oppure un unico passaggio ciclopedonale che sbuchi con un belvedere al di sopra della Margonara».
L’ex Lady Moon verrà abbattuto, mentre verrà preservato l’aspetto naturalistico della spiaggia, creando un centro per gli sport acquatici. «È fondamentale coniugare la realtà portuale e marittima con il territorio circostante evitando scontro porto-città», ha detto il viceministro Rixi. «Un giorno importante per Savona e per lo sviluppo della nostra Regione – ha detto il presidente Toti-. La firma del protocollo d’intesa mette insieme le istituzioni».
Soddisfatto il sindaco Marco Russo. «Il masterplan – dice- nasce da una nostra richiesta, che era stata presentata ad Autorità Portuale di sistema, per rilanciare e valorizzare un’area cruciale per Savona: la passeggiata di levante. Il risultato è un lavoro prezioso, che ripensa anche il sistema della viabilità con il parcheggio di cintura, lo spazio per la pista ciclabile e nuovi spazi pubblici, destinati alla comunità. Fondamentale anche la valorizzazione dello spazio ex industriale delle Funivie, insieme all’ampliamento dei posti barca con moli di maggiori dimensioni». —