GLI ORGANIZZATORI: «ADESIONE MASSICCIA»
il caso
luisa barberis
Non è stata una paralisi, ma la giornata di sciopero ha avuto ripercussioni anche sul mondo della sanità. Da una parte ci sono stati i lavoratori scesi in piazza per rivendicare servizi e organici adeguati, dall’altra inevitabili disagi per gli utenti che ieri dovevano effettuare visite ed esami. Per via della protesta sono saltati numerosi appuntamenti programmati e hanno subito rallentamenti anche le prestazioni di laboratorio, di radiologia, il Centro prenotazioni in tutti i 4 ospedali della provincia. L’adesione da parte di infermieri, oss, tecnici e vari professionisti è stata massiccia soprattutto per quanto riguarda i servizi territoriali, anche perché in ospedale (nei reparti, al Pronto soccorso e nella rete dell’emergenza) l’Asl ha garantito i servizi essenziali, prevedendo contingenti minimi di personale come prevede la legge. Il quadro esatto, con quante prestazioni sono saltate o hanno subito rallentamenti, sarà chiaro solo lunedì, dopo che l’Asl avrà fatto i conti dell’attività da riprogrammare. E i pazienti che sono incappati in disagi verranno richiamati per un nuovo appuntamento.
Intanto è il sindacato a parlare di obiettivo raggiunto. «Siamo arrivati allo sciopero perché troppe cose non funzionano nella sanità di oggi – spiega Massimo Scaletta per la funzione pubblica della Cgil – L’adesione è stata massiccia, soprattutto tra il personale dei servizi territoriali. In piazza a Savona c’erano almeno 200 persone solo in rappresentanza dei lavoratori Asl e della sanità, un dato importante, probabilmente è stata la manifestazione più riuscita degli ultimi 20 anni. Questa lotta ha dato voce e speriamo porti vantaggio anche a chi non ha scioperato. Dispiace per gli utenti che sono andati in ospedale e, non trovando il personale al lavoro, ora dovranno tornare, ma con questo sciopero chiediamo servizi per tutti, tempi certi, la fine dell’epoca delle liste d’attesa infinite, della necessità di ricorrere ai privati e della carenza di organici». Tra le attività garantite quella del Pronto soccorso, dove ieri è stata una giornata intensa: tra la mezzanotte e le ore 15 di ieri al San Paolo erano già state curate 98 persone, altre 70 al Santa Corona. —

