silvia campese
savona
A distanza di tre mesi dall’annuncio della Regione, i savonesi si sono ritrovati in piazza, ieri, con la stessa grinta e compattezza dei primi giorni, per gridare il proprio “no” al rigassificatore. Erano più di duemila le persone che hanno partecipato alla manifestazione, organizzata dal Coordinamento “No rigassificatore”. Un appuntamento importante per dimostrare come, nonostante il trascorrere del tempo, la fermezza dei sindaci, dei cittadini e delle associazioni resti invariata.
Ed è questo il messaggio che il territorio ha inviato al presidente della Regione, Giovanni Toti, nominato commissario dell’opera di Snam dal Governo Meloni: «Savona difende il proprio mare e dice no all’impianto».
L’iniziativa ha preso il via in piazza Mameli, intorno al Monumento ai caduti. Da qui, il corteo, con bandiere e striscioni, ha percorso un breve tratto di via Paleocapa per raggiungere, poi, piazza Sisto IV. Le band musicali del Liceo Chiabrera Martini hanno accolto con le parole di Gaber, “La libertà è partecipazione”, il corteo. A prendere la parola sono stati, per primi, Franco Zunino, coordinatore del movimento, e poi Franco Zunino, presidente Anpi. Il sindaco di Savona, Marco Russo, si è fatto da portavoce del territorio e dei primi cittadini presenti. «A quasi tre mesi dallo sconcertante annuncio della Regione, il territorio è qui, compatto per ribadire che il progetto è sbagliato. Non solo perché lacunoso, come evidenziato da vari enti terzi, ma perché errato sin dalla nascita. Il presidente Toti ricopra il proprio ruolo istituzionale e si faccia da portavoce, con il Governo, delle nostre esigenza».
In serata è arrivata la replica del presidente Toti: «Una proposta per tutti coloro che oggi ancora manifestavano: voi dite che non può decidere Toti. Io dico che il pregiudizio e la paura alimentati dalla peggiore politica, che era lì nella piazza, non possono pregiudicare la vita e il lavoro di milioni di italiani». Ha poi aggiunto: «Per questo lasciamo che a decidere, come ho dichiarato e fatto prorogando l’iter amministrativo della Conferenza di Servizi, sia la Commissione nazionale di Valutazione di impatto ambientale. Se diranno che il rigassificatore non è compatibile mai firmerò l’autorizzazione. In caso contrario, attenderò delle scuse».—

