Dario Caruso

Il Comune di Vado Ligure, contiguo a Savona, sta vivendo un periodo di difficoltà.

Il sindaco Monica Giuliano, dimissionario a seguito di nomina a commissario per l’Agenzia regionale ligure per i rifiuti (ARLIR), ha letteralmente distrutto il territorio barattando alcuni interventi di maquillage a fronte di interessi personali. E’ sotto gli occhi dei cittadini.

La figura del sindaco è apicale nell’ambito di una Amministrazione ma è contornata di collaboratori, assessori, consiglieri, funzionari, cittadini sostenitori, tutti responsabili in solido delle scelte che il primo cittadino assume.

Anche se non legalmente almeno moralmente.

Le ultime news locali annunciano la candidatura del vice sindaco uscente Fabio Gilardi a futuro sindaco dello stesso Comune.

Personalmente sono iscritto alle liste elettorali del Comune di Savona quindi mi approccio a questo tema senza conoscere di persona Gilardi (certamente rispettabile) ma esprimendo considerazioni generalizzate e – ritengo – di buon senso.

Il vice sindaco che rinnega a posteriori le scelte operate dal suo sindaco nasconde un grave malessere, malessere che si può spiegare solamente in due modi:

spiegazione 1 – Gilardi è in malafede

Dice di essere stato all’oscuro di tutto ma in realtà ha condiviso i percorsi. Gli accordi erano chiari: quando io (Giuliano) prenderò il volo, tu (Gilardi) giocherai allo gnorri e prenderai il mio posto.

Posizione possibile e imbarazzante.

spiegazione 2 – Gilardi è un incapace

Dice di essere stato all’oscuro di tutto riuscendo davvero ad essere al’oscuro di tutto. Il pensiero Giuliano: proseguo nei miei affari tanto quello non si accorgerà di nulla, resterà a reggere il cerino acceso ma a quel punto non sarà un mio problema.

Posizione altrettanto possibile e altrettanto imbarazzante.

Non vedo altre spiegazioni.

conclusioni

Cittadini vadesi! Fra otto mesi vi troverete di fronte alla scheda elettorale e sarete liberi di scegliere: votare un Gilardi oppure qualcun altro.

A voi l’ardua sentenza (cit. Manzoni)

Vado o non Vado? Questo è il problema… (cit. Shakespeare)