giovanni vaccaro
stella
I cantieri sull’autostrada provocano gravi ripercussioni anche sulla viabilità dell’entroterra. E, dopo l’incidente che ha visto coinvolto l’ennesimo mezzo pesante rimasto bloccato sulla strada provinciale 542, il sindaco di Stella, Andrea Castellini chiede che la Provincia intervenga affinché Autostrade per l’Italia disponga indicazioni chiare per i veicoli dirottati sulla viabilità ordinaria in caso di chiusure delle carreggiate. Sono ormai decine i casi di mezzi pesanti, costretti a uscire dall’autostrada, che finiscono per incastrarsi in stradine di campagna inadatte alle dimensioni degli autoarticolati. Gli autisti, quasi tutti stranieri, si ritrovano dispersi in piena notte nelle stradine dell’entroterra. Dalla notte tra martedì e ieri il traffico è rimasto interrotto per oltre 12 ore sulla provinciale che collega Varazze a Stella: nel tratto fra le frazioni di Teglia e San Martino un autoarticolato di una ditta romena è rimasto bloccato in una curva stretta. Nelle manovre per cercare di uscire dall’imbuto, il camion ha strisciato contro il guardrail ed il cordolo di cemento squarciando tre pneumatici del semirimorchio. A quel punto il mezzo pesante è diventato impossibile da spostare. Alle 3,30 è partita la chiamata ai vigili del fuoco, che sono intervenuti con l’autogru per sollevare il semirimorchio e metterlo nella posizione giusta per consentire la sostituzione degli pneumatici. In tarda mattinata è stata fatta arrivare anche una seconda autogru per completare lo spostamento del camion.
Per 12 ore la strada è rimasta interrotta. La Provincia ha disposto il divieto di transito per i veicoli più grandi, consentendo solo alle auto di imboccare la sp 542 e deviandole su una stradina vicinale per aggirare il tratto interrotto.
All’origine di una situazione che gli abitanti e i sindaci dell’entroterra lamentano da tempo ci sono diversi fattori. I cantieri autostradali e le chiusure notturne sono di solito la causa scatenante, dato che dirottano il traffico fuori dai caselli, a volte coordinandosi con gli enti gestori delle strade, altre volte senza preoccuparsi delle conseguenze. Ma a questi problemi si aggiungono l’impreparazione degli autisti, quasi sempre originari di Paesi dell’Est europeo, e navigatori satellitari inadatti, spesso quelli dei telefoni cellulari, con impostazioni pensate per le normali autovetture. Quindi chi è al volante di un bisonte lungo 16 metri e mezzo viene indirizzato verso stradine di montagna, ignaro di quello che troverà davanti. E, quando si arriva a una strettoia, è troppo tardi: si tenta di passare, perché l’alternativa sarebbe un’impossibile retromarcia di qualche chilometro. Nella notte e ieri mattina il sindaco Castellini è stato presente alle operazioni di rimozione del camion romeno, dividendosi fra l’attività in Comune e le celebrazioni per il 2 Novembre (tra cui l’appuntamento tradizionale della commemorazione alla tomba del presidente Sandro Pertini). «Ci sono volute dodici ore – commenta il primo cittadino di Stella -, per fortuna c’è una collaborazione con la Provincia e siamo riusciti a deviare il traffico, ma è necessario un tavolo specifico con Autostrade. Ho chiesto alla Provincia un incontro, l’obiettivo è che si metta una segnaletica per i mezzi pesanti indicando le ultime aree in cui è possibile fermarsi e fare inversione. Inoltre chiederemo ad Autostrade di disporre personale per dirigere il traffico e dare spiegazioni ai conducenti che vengono fatti uiscire senza sapere dove andare». —

