APRONO I CANTIERI PER REALIZZARE ANCHE TRE CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI DESTINATE AI PAZIENTI CRONICI
Luisa Barberis
Entra nel vivo la rivoluzione della sanità: stanno aprendo uno dopo l’altro i cantieri per realizzare sei case di comunità e tre centrali operative territoriali (Cot). Queste ultime rappresentano un nuovo servizio, previsto dal Pnrr e in arrivo da metà 2024, che servirà per accogliere i pazienti cronici e indirizzati verso i più adeguati percorsi di cura. L’operazione vale più di 13 milioni di euro.
CAIRO
La carrellata parte dal San Giuseppe, dove, a fronte di un investimento da due milioni e 196 mila euro, saranno ristrutturati il piano terra, il primo e il terzo piano. L’obiettivo è trasformarlo in un ospedale di comunità, con casa di comunità e Cot. Anche il colpo d’occhio, tra impalcature e una vasta area di cantiere, racconta come i lavori siano in fase avanzata. Da una parte è in costruzione l’ascensore per la Cot, dall’altra le ditte stanno adeguando il quarto piano del San Giuseppe per la casa di comunità. Siccome il cantiere interessa aree di degenza, il reparto a gestione infermieristica (Acirot) è stato accorpato con la Riabilitazione (Rer) con la conseguente riduzione dei posti letto. Tutti i pazienti sono stati trasferiti al secondo piano, mentre il terzo è vuoto per attutire il rumore. Almeno fino a marzo 2024 la struttura dovrà fare a meno di 10 posti letto (ne restano 10 per la Riabilitazione e 10 per il reparto a gestione infermieristica), anche se la direzione Asl sta valutando di aumentare l’offerta.
SAVONA
In città a “cambiare pelle” saranno gli ambulatori di via Collodi, destinati ad accogliere sia la nuova Cot (al primo piano) sia la casa di comunità. Il cantiere per la Cot dovrebbe terminare a metà novembre. Più complicata è la partita per la casa di comunità: l’avvio delle operazioni sarà nella primavera 2024, ma, poiché bisognerà svuotare gran parte della struttura per adeguarla, l’Asl sta lavorando per individuare nuovi locali dove trasferire i servizi. Dopo due indagini di mercato andate a vuoto, l’ultima iniziativa si è chiusa il 29 settembre con alcune offerte da parte di privati, pronti a mettere a disposizione dell’azienda almeno 450 metri quadrati in una zona semi centrale di Savona, da acquistare o affittare. Proprio in questi giorni gli uffici stanno vagliando le proposte.
FINALE
Un milione di euro sarà investito per la ristrutturazione del piano terra e del secondo piano dell’ospedale Ruffini. La struttura sarà il punto di riferimento dei futuri servizi: il primo in arrivo sarà la Cot, che sarà completata entro qualche mese. Il Ruffini ospiterà anche la casa di comunità, il cui cantiere partirà a breve e continuerà a essere la sede dell’assistenza domiciliare integrata.
PIETRA
La casa di comunità sarà accolta nell’ospedale Santa Corona: l’investimento vale due milioni e 59 mila euro per adeguare due piani dell’edificio dedicato al Cup e alle libere professioni, già oggetto di ristrutturazione. Il cantiere non è ancora stato aperto, anche perché l’incendio di settembre 2022 ha costretto a rimodulare gli spazi dell’ospedale, dando vita a una sorta di operazione domino per la messa in sicurezza dei locali danneggiati senza fermare le varie attività.
VADO E ALBENGA
A Vado sarà investito un altro milione e 135 mila euro per convertire gli ambulatori di via alla Costa in casa di comunità. L’intervento è in partenza. Ad Albenga verranno investiti 300 mila euro per adeguare i locali al primo piano dell’ospedale Santa Maria di Misericordia. Quest’ultimo, almeno sulla carta, è l’intervento meno complicato, visto che esistono già locali, oltretutto di recente costruzione. —

