SAVONA E ALBENGA INSODDISFATTE PER LISTE DI ATTESA E IMPOVERIMENTO DEGLI OSPEDALI

IL CASO
LUISA BARBERIS
Savona e Albenga bocciano il bilancio dell’Asl, Finale si astiene, l’unico sì è di Cairo. Si è riunita ieri la conferenza dei sindaci che ha visto i vertici dell’Asl illustrare ai rappresentanti dei quattro distretti socio sanitari il bilancio consuntivo 2022. Il risultato è un voto che ricalca la “colorazione politica” del Savonese, ma contiene anche un segnale alla Regione. Di fatto, l’unico parere favorevole è quello espresso dal sindaco di Cairo Paolo Lambertini, anche se il voto dei sindaci non ha effetti pratici.
«Il nostro voto corrisponde alla percezione degli abitanti – chiarisce l’assessore savonese al Welfare Riccardo Viaggi -. La Regione investe tre quarti delle proprie risorse sulla sanità, ma i cittadini non sono soddisfatti, lamentano lunghe liste d’attesa, sono costretti ad andare a curarsi fuori Liguria. È singolare dover discutere il consuntivo 2022 a metà ottobre e doversi rivedere per il preventivo del 2023. Non è in discussione l’impegno dell’Asl per risolvere la situazione, ma nel bilancio ci sono i bisogni dei cittadini. Chiediamo più condivisione».
Dose rincarata dal sindaco di Albenga Riccardo Tomatis (Pd): «Tengo a sottolineare l’enorme lavoro svolto dalla direzione Asl, che si è dimostrata oltre che competente, molto vicina al territorio. Detto questo, non si può votare favorevolmente un bilancio, seppur tecnicamente ineccepibile, che nella sua espressione politica non tenga conto della valorizzazione dell’ospedale di Albenga, della risoluzione del tema dell’emergenza e delle eterne liste d’attesa per accedere alle prestazioni diagnostico-specialistiche».
L’assessore finalese Clara Bricchetto ha motivato con varie obiezioni il voto d’astensione: «Abbiamo valutato un’astensione non per la parte tecnica del bilancio, che ha i clismi necessari, ma per le non scelte che negli anni sono state fatte. Per il Finalese non ci sono buone notizie, anzi il nostro territorio si è impoverito: abbiamo perso l’Ostetricia e il Punto nascite al Santa Corona, l’hospice per il fine vita non è mai arrivato, diciamo da tempo che il Ruffini non è la sede giusta per la Casa della Salute».
Unico sì, quello del sindaco di Cairo Paolo Lambertini (centrodestra): «Bisogna scindere il piano politico dai conti. Il bilancio Asl è tecnicamente a posto, non c’è motivo per bocciarlo. A Cairo è iniziata una crescita: ci ricordiamo tutti l’ospedale di anni fa, oggi il San Giuseppe fornisce servizi superiori, anche per l’emergenza-urgenza. Manca una copertura notturna per il Ppi, ma c’è l’elicottero. Continueremo a chiedere la riapertura delle sale operatorie e altro, ma ciò non inficia il voto».
Nel merito, Asl ha spiegato che il bilancio si chiude in sostanziale pareggio.
«Un risultato non scontato che replica le perfomance degli anni precedenti – precisa l’azienda in una nota -. Il documento contabile ha già acquisito il parere positivo del Collegio di direzione e dei Revisori dei conti. Tutti i sindaci hanno riconosciuto il valore del lavoro svolto nell’erogazione dei servizi. Grazie ai fondi del bilancio 2022 è stato possibile inaugurare il centro ictus e il reparto di terapia semintensiva al San Paolo, a Cairo sono arrivati la Riabilitazione Rer, il primo ospedale di comunità della Liguria, il laboratorio Nirvana per la riabilitazione. Al Santa Corona sono stati realizzati nuovi locali per il 118 ed effettuate importanti opere di manutenzione all’Unità Spinale. Molte altre risorse sono state impegnate per gestire gli effetti del grave incendio di settembre. Sempre grazie al bilancio 2022 l’ospedale di Albenga ha potuto continuare a svolgere il suo ruolo centrale nel contrasto all’emergeza Covid». —