IERI IN REGIONE IL VERTICE CON I REFERENTI DI SNAM E RINA

valeria pretari
Nessuna risposta sulle conseguenze a lungo termine che il progetto del rigassificatore avrà a livello ambientale e marino. Sono usciti perplessi i sindaci dei Comuni i Bergeggi, Spotorno, Noli, Vezzi Portio, insieme alla direzione dell’Area Marina Protetta di Bergeggi dopo l’incontro tecnico, avvenuto ieri pomeriggio in Regione Liguria, con la struttura commissariale e i referenti di Snam e Rina. I sindaci avevano chiesto di approfondire il progetto di posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale, per chiarire gli aspetti specifici dell’impianto nel tratto offshore.
«Siamo usciti demoralizzati e molto delusi dal questa riunione – hanno detto i sindaci di Bergeggi, Nicoletta Rebagliati, Spotorno, Mattia Fiorini e Noli Ambrogio Repetto – Siamo stati convocati per ultimi e non abbiamo ricevuto alcuna risposta certa riguardo i temi principali e di interesse primario per la nostra zona, che riguardano l’impatto del rigassificatore sull’ecosistema ambientale e soprattutto marino. Abbiamo notato uno scarso approfondimento progettuale su questi temi, che sembrano di poco conto e che invece sono di primaria importanza. Alle nostre richieste di approfondimento ci hanno rimandato a nuovi incontri tecnici, monitoraggi e affidamenti di incarichi futuri per fare maggiore chiarezza. Si è parlato degli impatti durante il cantiere, ma nulla su quelli relativi al funzionamento continuo di questo impianto industriale e sull’impatto soprattutto continuo dello scarico di enormi quantità di acqua fredda e di cloro, nell’ambiente marino. Non si può presentare un progetto senza considerare queste tematiche così delicate».
«È interesse nazionale dotarsi di una politica energetica in grado di rendere il Paese autosufficiente dinanzi a un complesso nonché incerto quadro internazionale le cui ricadute sono evidenti anche in ambito economico – ha ribadito il coordinatore della struttura commissariale Nicola Giancarlo Poggi, direttore generale del Dipartimento Ambiente e Protezione civile della Regione Liguria – Durante la riunione abbiamo fornito rassicurazioni in merito al progetto. È emersa inoltre la necessità, rappresentata anche dalla struttura commissariale, di effettuare ulteriori approfondimenti circa l’impatto ambientale. L’obiettivo primario è mettere in sicurezza l’Area Marina Protetta di Bergeggi in quanto patrimonio del nostro Paese. È, questa, una prerogativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e lo è anche all’interno del procedimento di Via nazionale». Dall’incontro, infine, è emerso chiaramente che non ci sono ragioni tecniche perché la nave debba andare via da Piombino e che al momento non ci sarebbero altri siti alternativi a quello di Vado Ligure. —