ATTACCHI DI PD E CINQUE STELLE. LA REPLICA DELL’ASL
Ha sollevato rabbia e richieste di risposte la puntata tv del programma “Report”. Le telecamere della Rai si sono soffermate sui problemi noti della nostra provincia: dalla storia del vecchio ospedale di Albenga, venduto nel 2000 e ora in stato di abbandono, all’arrivo nel 2008 del Santa Maria di Misericordia. Quest’ultimo è il nosocomio più nuovo della Liguria, costato 52 milioni di euro, ma negli anni ha perso l’Ortopedia e il Pronto soccorso (ora c’è un Punto di primo intervento) ed è in parte inutilizzato oltre che in cerca di una vocazione. Sono stati trattati alcuni problemi del Santa Corona di Pietra: Dea di secondo livello, ma con un Punto nascite temporaneamente chiuso e la necessità di adeguare gli edifici (va detto che è in fase avanzata la progettazione del nuovo monoblocco) e con un Pronto soccorso spesso affollato. Si è parlato della pressante richiesta degli albenganesi di riaprire il pronto soccorso, della carenza dei medici di famiglia. Temi che ieri hanno innescato reazioni. L’europarlamentare Dem Brando Benifei : «A Savona ci vogliono 330 giorni per una visita oculistica e 170 per una tac all’addome. Servono risposte chiare». «Purtroppo, un film già visto», ha commentato il consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti. Così Fabio Tosi e Paolo Ugolini per il M5S: «L’inchiesta ha messo a nudo un quadro noto, tra magagne, disservizi e promesse disattese, ma nessuno ha il coraggio di chiedere scusa ai cittadini».
L’assessore alla sanità Angelo Gratarola non si è sottratto alle telecamere e ha spiegato: «Per Albenga è in fase di valutazione un progetto di partnership pubblico-privata. L’ospedale resterà pubblico, ma alcuni servizi potrebbero essere affidati all’esterno. Il Punto nascite di Pietra, invece, verrà riaperto non appena ci saranno le condizioni». Ieri è intervenuta l’Asl: «L’ospedale di Albenga è mantenuto per tutte le attività programmate in attesa che la Regione definisca le scelte circa le funzioni e le modalità di attuazione del presidio. La giunta ha dato mandato ad Alisa di individuare un responsabile del procedimento per l’analisi degli aspetti economico-finanziari e convenzionali della proposta di partenariato pubblico-privato. L’azienda è impegnata, nonostante le gravi carenze, con il potenziamento dell’ospedale, come fatto attraverso la riapertura del Ppi, affiancando inizialmente l’ambulatorio per le patologie a bassa intensità». —
L. B.

