CRISI POLITICA DOPO L’INCHIESTA SULLE ASSUNZIONI SOSPETTE

Hanno restituito le deleghe al presidente Pierangelo Olivieri, ieri, i consiglieri provinciali del Pd. L’attacco del sindaco di Alassio e coordinatore savonese di Forza Italia, Marco Melgrati, ha solo accelerato una decisione che era già stata presa. I Dem savonesi avevano fatto un passo indietro chiedendo le dimissioni del presidente e dichiarando la decisione ufficiale e compatta di uscire dalla maggioranza. Ieri, il passo decisivo: la restituzione delle deleghe.
La bufera che ha travolto Palazzo Nervi, con sette persone iscritte al registro degli indagati nell’indagine per concorsi sospetti e maltrattamenti sui dipendenti, ha effetti anche sulla politica. L’alleanza, che vedeva insieme totiani e centrosinistra, è venuta meno. A riconsegnare le deleghe, ieri, sono stati Massimo Niero, (sindaco di Cisano), vicepresidente della Provincia con delega alle società partecipate. Restituzione delle deleghe anche da parte di Marisa Ghersi (consigliera comunale a Palazzo Sisto), che si occupava del trasporto pubblico. Già annunciata da Adele Taramasso (Azione, anche lei in consiglio a Savona) la restituzione della delega all’edilizia scolastica e alle energie rinnovabili.
Mantengono gli incarichi, invece, i consiglieri totiani Sara Brizzo (viabilità), Enrica Rocca (bilancio)e Paolo Lambertini (ambiente).
Domani, intanto, si riunirà il primo consiglio provinciale. Nell’occasione si capiranno i nuovi equilibri politici. L’attuale minoranza, composta da Lega e Fratelli d’Italia, ha rifiutato qualsiasi forma di rimpasto: i consiglieri resteranno al proprio posto. Tuttavia i segretari dei due partiti hanno chiarito di non voler chiedere un passo indietro a Olivieri. Hanno anche precisato che voteranno le pratiche, sottoposte al consiglio, valutando, di volta in volta, come schierarsi. Parole che fanno presagire un appoggio indiretto a Olivieri. —
s.c.