IL PRIMO ESPOSTO DEL 2019 DEL CONSIGLIERE COMUNALE ANTONIO BECCIU

le testimonianze
«Nel 2019, quando Giulia Colangelo era segretario comunale a Molini di Triora, aveva presentato un esposto sull’utilizzo dell’auto blu. Un anno fa, la Guardia di Finanza aveva sequestrato dagli uffici ampia documentazione».
A parlare, fornendo la propria testimonianza, è Antonio Becciu, consigliere comunale di minoranza in Comune a Molini di Triora.
«Il rapporto con una parte degli amministratori e con il personale del Comune e il segretario Colangelo è stato complesso e burrascoso – racconta Becciu-. In particolare, io stesso ero arrivato allo scontro diretto in due occasioni: avevo presentato accesso agli atti per approfondire alcuni temi di carattere amministrativo. Colangelo, però, si era opposta negandomi la documentazione. Era un mio diritto: per questo avevo richiesto l’intervento del difensore civico di Genova, che aveva riconosciuto i miei diritti».
La gestione del personale
Perplessità, da parte di Becciu, anche sulla gestione del personale. «Nei tre anni di permanenza di Colangelo nel nostro Comune- dice ancora- erano state svolte e da lei seguite tre procedure concorsuali per nuove assunzioni. Una delle dipendenti, che aveva brillantemente superato le selezioni, era stata licenziata poco prima del termine del periodo di prova. Una situazione che, al tempo, mi era parsa strana, vista la competenza della dipendente con cui avevo avuto modo di lavorare. Alla luce di quanto rilevato a Savona, mi domando se ci fossero state delle anomalie».
I primi sequestri
Infine, l’episodio dell’esposto, firmato da Becciu. «Dalla Provincia di Savona veniva a Molini di Triora con l’auto blu, accompagnata dell’autista di servizio che l’attendeva tutto il tempo- dice ancora Becciu-. Avevo contestato e segnalato le sue richieste di risarcimento. La Finanza aveva sequestrato parecchio materiale». Sempre Becciu, infine, parla di «comportamento autoritario nella gestione del personale, che aveva spinto una delle dipendenti a chiedere la mobilità verso un altro ente».
Gli altri racconti
A Palazzo Nervi spuntano nuove testimonianze di personale che avrebbe subito trattamenti anomali da Colangelo. «Avevo superato brillantemente le selezioni – dice una ex dipendente-. Nei mesi di prova, però, mi era stata chiesta una disponibilità totale, a trecentosessanta gradi. Poco dopo, ero stata punita e relegata in un ufficio, da sola, dove venivo esclusa e non ricevevo alcuna indicazione sulla modalità di svolgimento delle pratiche. Poi, il dramma: al termine del percorso di prova sono stata licenziata. Sono precipitata nella più totale disperazione: avevo dedicato un anno della mia vita alla preparazione del concorso: per me era fondamentale quel lavoro. Ma non c’è stato nulla da fare. Sono stata in cura da uno psicologo per riprendermi ». —
S.C.