SAVONA. TENSIONI POLITICHE IN PROVINCIA SULLA POSIZIONE DEL PRESIDENTE OLIVIERI
silvia campese
savona
Si svolgeranno in settimana i nuovi interrogatori, da parte del giudice delle indagini preliminari, Alessia Ceccardi, a Giulia Colangelo e Maurizio Novaro, iscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’indagine della Squadra mobile sui “concorsi facili” in Provincia. Con loro, sono altri sette, ad oggi, gli indagati.
Nel primo interrogatorio, la scorsa settimana, sia il direttore generale di Palazzo Nervi, Giulia Colangelo, che Novaro, responsabile dell’ufficio legale, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.
A chiarire la scelta, come ha già fatto Cristiano Michela, avvocato di Colangelo, è stato ieri anche il legale di Novaro, Massimo Boggio. «Non abbiamo fornito risposte -ha detto l’avvocato- poiché solo il giorno prima ci era stato consegnato il fascicolo delle contestazioni: si tratta di oltre mille pagine, con allegati cdrom. Una mole di documentazione su cui non potevamo intervenire senza un’ampia fase di studio. Saremo pronti, quindi, a fornire risposte esaurienti, punto per punto, dopo avere attentamente studiato le contestazioni. Massima disponibilità a collaborare, quindi, anche da parte del mio cliente. Il prossimo interrogatorio sarà chiarificatore e ci permetterà di fornire tutte le risposte del caso agli inquirenti».
Continuano anche le tensioni politiche all’interno della Provincia. Se gli alleati del centrosinistra, nella maggioranza di Palazzo Nervi, sono a un passo dal chiedere a Olivieri di dimettersi, nessun commento sulla posizione dello stesso Olivieri, per ora, è arrivato dai consiglieri della Lega.
Il consigliere e sindaco di Borghetto, Giancarlo Canepa, ha precisato di non essersi pronunciato in alcun modo sulle scelte che i consiglieri di minoranza e, in particolare, la Lega provinciale deciderà di tenere nei confronti di Olivieri. La partita, quindi, è ancora tutta da giocare.

