CAIRO, IL FUTURO È L’OSPEDALE DI TERRITORIO

Due reparti accorpati e una decina di posti letto in meno almeno fino a marzo 2024. A Cairo l’avvio del cantiere per la realizzazione del futuro ospedale di comunità e della casa di comunità porta con sé ripercussioni. L’Asl ha avviato le operazioni per adeguare il San Giuseppe al nuovo modello sanitario e trasformare l’immobile in un ospedale di territorio, ma, per intervenire sul terzo e sul quarto piano, il reparto a gestione infermieristica (Acirot) è stato accorpato con quello di Riabilitazione (Rer) con la conseguente riduzione dei posti letto. La situazione ha destato non pochi timori sul territorio, visto che per mesi l’offerta sarà limitata a “soli” 10 posti per la Riabilitazione e 10 per il reparto di comunità a gestione infermieristica: due servizi d’eccellenza con moltissima richiesta. Nella Riabilitazione approdano pazienti da tutto il Ponente, mentre l’Acirot serve per le persone che, dopo la degenza in Medicina, hanno ancora bisogno di assistenza.
«Si tratta di misure temporanee, ma necessarie – spiega il direttore del distretto socio sanitario valbormidese, Luca Corti -. A Cairo sono iniziati i lavori per adeguare il San Giuseppe con il nuovo modello, che porterà ad avere sul territorio un ospedale di comunità, una casa di comunità e una centrale operativa territoriale. Siccome il cantiere interessava aree di degenza, abbiamo dovuto trasferire tutti i pazienti al secondo piano. Al momento il cantiere interessa il quarto piano, mentre il terzo è vuoto per attutire il rumore, che è intenso. Stiamo valutando di aumentare i posti letto, ma per il momento non era possibile fare altro». Per quanto riguarda la Centrale operativa territoriale, è in fase di costruzione un nuovo ascensore.—
L. B.