L’ATTACCO DEI SINDACATO. IL SINDACO DI CAIRO: ” AZIENDA DI VALORE, MA LA SALUTE È IMPORTANTE”

il caso
mauro camoirano
cairo m.
«Italiana Coke: esempio di un Paese e di una Regione ingessati». Presa di posizione unitaria di Cgil, Cisl e Uil a favore dell’azienda, definita strategica, a fronte «delle ultime esternazioni del Comune di Cairo, nonché delle posizioni molto nebulose sul possibile termovalorizzatore e i continui richiami del primo cittadino agli impianti industriali dalla Zincol e al Biodigestore».
In un comunicato «le categorie dei chimici ribadiscono la necessità di difendere il lavoro e i lavoratori, l’ambiente e l’industria nel Savonese, e in questo caso, l’Italiana Coke, che da sola occupa oggi circa 600 lavoratori tra diretti e indiretti». «Le istituzioni – si prosegue – hanno il compito di favorire lo sviluppo, il consolidamento e la sostenibilità ambientale delle aziende del territorio, sostenendo percorsi finalizzati a reperire risorse utili alla transizione ecologica, evitando semplici contrapposizioni tra sviluppo e ambiente». Risorse, si aggiunge, «che impegnino l’azienda in un grande investimento privato e pubblico per ambientalizzare gli impianti, parte della produzione, e finalmente un grande investimento anche sulle energie rinnovabili». Immediata la replica del sindaco Lambertini: «Conosco bene la valenza di Italiana Coke, e dell’industria, da un punto di vista di occupazione ed economia di un comprensorio. Ma, come sindaco, oltre a questo aspetto, devo occuparmi anche del fattore ambientale e della salute. Le due cose non sono in contrasto, a patto, però, che i parametri fissati vengano rispettati. Affrontare la questione dicendo, come hanno fatto i sindacati sulle emissioni ai camini “secondo l’azienda c’è un problema di interpretazione dei dati e bisognerà concordare una chiave di lettura”, quando ci sono precise prescrizioni da parte degli enti preposti, mi pare un po’ riduttivo». —