DIBATTITO SUI DISAGI E PROTESTE PER I LAVORI DI SBANCAMENTO SULLA SS29
il caso
mauro camoirano
cairo m.
Lo sbancamento della collina lungo la Ss29 per far posto ad un capannone, e l’ipotesi di termovalorizzatore tengono banco in un lungo Consiglio comunale di Cairo che ha toccato tantissimi argomenti, compreso il rigassificatore dove, però, non si è detto nulla di nuovo rispetto alle posizioni già espresse sia dalla maggioranza che dai due gruppi di opposizione.
Per quanto riguarda, invece, lo sbancamento in corso da parte dell’impresa Bagnasco, l’amministrazione ha ribadito, ed è stato in qualche modo riconosciuto anche dall’opposizione, come aveva le mani legate rispetto alla richiesta di autorizzazione. Rimane aperto il problema dei grossi disagi. Così Silvano Nervi, di “Cairo in Comune”: «L’uso continuo di martelloni, escavatori e pale meccaniche causa rumori incessanti che stanno creando numerosi disagi. I martelloni dovrebbero essere operativi solo dopo le 9 del mattino, ma spesso i lavori iniziano prima, infatti l’impresa è già stata sanzionata. Chiediamo assolutamente maggiori controlli e ulteriori misure di mitigazione».
Bagarre, poi, contro l’ipotesi di un inceneritore. Non perché l’amministrazione Lambertini sia favorevole, ma, come sottolinea il capogruppo di “+Cairo”, Fulvio Briano: «Quella di Lambertini è una posizione ambigua: dice “finchè ci sarà questa situazione ambientale, a Cairo mai”, noi diciamo “mai” e basta, a prescindere. Non è un impianto che risolve una situazione specifica, locale, ma un dato storico generale. Quindi perché qui? Se è così tecnologico e poco impattante può avere la stessa valenza anche se lo si fa a Genova».
Caustico Lambertini: «Si poteva fare altrove anche il biodigestore, ma con l’amministrazione Briano si è fatto qui. C’è qualcosa che non mi torna, allora». —

