Lo scontro sul rigassificatore rischia di far saltare l’inedita alleanza politica tra totiani e centrosinistra, che governa a Palazzo Nervi. Ancora prima del rinnovo del consiglio provinciale (il voto è previsto tra novembre e dicembre), l’accordo politico, che vede in maggioranza totiani, Pd, Azione e Sinistra italiana contro Lega e FdI in minoranza, potrebbe essere già al capolinea. Con la definitiva frattura tra il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri (Cambiamo!), e il suo vice Massimo Niero (Pd).
La tensione, che da settimane si consuma sul territorio rispetto al rigassificatore, ha raggiunto l’apice nel consiglio regionale monotematico di lunedì scorso, dedicato proprio all’impianto Snam. Il consigliere savonese Roberto Arboscello, Pd, si è fatto da portavoce del territorio, attaccando duramente il governatore Giovanni Toti rispetto al progetto. Un muro contro muro, che ha visto uno scambio, con tanto di attacchi espliciti, anche tra Arboscello e Angelo Vaccarezza, ex sindaco di Loano, capogruppo in Regione dei totiani, che ha sostenuto la necessità dell’impianto di rigassificazione. Una frattura profonda, quella che si è consumata in Regione, con inevitabili ripercussioni sulla governance di Palazzo Nervi.
Nessuno, ieri, ha voluto fare il passo esplicito per la rottura. Tuttavia, da ambienti vicini al presidente Toti, c’è chi ha tenuto a sottolineare come, nelle prossime settimane, anche l’ente Provincia sarà chiamato a esprimersi con una delibera sul rigassificatore. Probabile, se non certo, che le parti politiche votino come in Regione: favorevoli al progetto Lega e FdI con i totiani e, dall’altra parte, contrati, i consiglieri del centrosinistra. Con la fine dell’alleanza trasversale. «Impossibile stare insieme su altre partite se c’è divergenza sul progetto energetico del rigassificatore», il commento dei totiani, ieri, a Genova.
A frenare sulla frattura è il vicepresidente della Provincia, Massimo Niero, Pd. «L’alleanza fra totiani e centrosinistra, a Palazzo Nervi, non ha mai avuto un carattere politico, bensì amministrativo – dice-. Avevamo degli obiettivi condivisi per il territorio, da portare a termine: dal trasporto pubblico all’ambito unico per i rifiuti e per la gestione del servizio idrico. Il rigassificatore non è mai stato tema di discussione: se ne parla appena da un mese. Anche questa, per noi, non è una battaglia politica: difendiamo il nostro territorio senza dare alla battaglia un colore politico. Lo dimostra il fatto che molti amministratori locali del centrodestra la pensano come noi e sono scesi in campo per far sentire la propria voce».
Il primo tavolo di confronto è previsto per il 5 ottobre prossimo, quando Toti verrà a Savona, a Palazzo Nervi, per parlare dell’impianto in consiglio. Qui gli scenari si chiariranno. Ma l’alleanza Cambiamo!-centrosinistra sembra avere le ore contate.—
P. P.