CAIRO. IL CASO DEI CONTROLLI SULLE EMISSIONI DEI CAMINI DELL’AZIENDA
mauro camoirano
cairo montenotte
Prescrizioni della Provincia riguardo alle misurazioni delle emissioni ai camini dell’Italiana Coke: l’azienda per ora prudente, ma chiaro, tra le righe, il disappunto. Se poi sfocerà in un ricorso è ancora presto per dirlo.
Per ora l’azienda si limita a commentare: «Abbiamo ricevuto ieri, senza interlocuzione tra tecnici, una comunicazione lunga e articolata che riguarda un impianto industriale e un sistema di monitoraggio unici nel loro genere. Tra l’altro, ad una prima lettura, le disposizioni riguardano attività di manutenzione che, come ben noto, sono indispensabili non solo per l’efficienza degli impianti, ma anche proprio per la sicurezza e la mitigazione dell’impatto ambientale. Provvederemo quindi, negli stretti tempi concessici, ad analizzare le indicazioni tecniche e la loro applicabilità ai casi concreti».
In realtà, più che sulle manutenzioni in sé, le prescrizioni sulle SME, monitoraggi imposti dall’Autorizzazione Ambientale Integrata, e ribaditi dalla sentenza del Consiglio di Stato, impongono delle regole stringenti anche per evitare che l’azienda possa continuate a giustificare i picchi rilevati adducendo continui interventi di manutenzione. Le prescrizioni quindi impongono limiti alle ore di manutenzione; regole sulla “tracciabilità” delle manutenzioni che devono essere annunciate; ma anche un report annuale che l’azienda dovrà trasmettere sugli eventi (comprensivo di durata e frequenza): una “prova del 9” rispetto ai dati trasmessi, ma anche alla frequenza delle manutenzioni.
Commenta, il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «Un provvedimento in linea con un percorso di chiarezza: se ci sono monitoraggi che devono essere applicati, e gli Enti competenti ritengono che non lo si faccia in un modo congruo, è giusto che si chiariscano le corrette procedure, ponendo anche dei limiti chiari. Sulla risoluzione del problema della qualità dell’aria a Cairo, c’è, del resto, totale condivisione di posizione da parte di Regione, Provincia, Comune, Asl e Arpal».
Un provvedimento che risponde anche alle perplessità sollevate dal M5s provinciale sulla reale soddisfazione, da parte dell’azienda, delle prescrizioni AIA. —

