LA MADRE È IL MEDICO GRISERI, CONSIGLIERA COMUNALE DI MINORANZA DI ALASSIO

LUISA BARBERIS
LUCA REBAGLIATI
«Nascere in una piazzuola dell’autostrada sta quasi diventando la normalità. È già successo quattro volte dall’inizio del 2023, perché da ponente bisogna attraversare la provincia e con strade congestionate per arrivare al San Paolo. Inaccettabile». L’ennesimo parto durante la “corsa” in A10 per raggiungere la Maternità di Savona innesca l’attacco del segretario della Cgil Andrea Pasa che ora chiede risposte alla Regione rispetto alla riapertura del Punto nascite del Santa Corona.
«Una donna ha il sacrosanto diritto di fare nascere il proprio bambino in ospedale e in piena sicurezza – dice il segretario -, ma oggi ciò non accade perché c’è una maternità sola, e ci sono giornate nelle quali non è facile raggiungerla. Per Toti e Gratarola e alcuni sindaci della provincia, la sanità savonese è all’altezza delle necessità? La realtà dice ben altro. Invece di finte inaugurazioni e slogan, sono necessarie risposte: quando riaprirà il Punto nascite a Pietra? Quando torneranno h24 i Punti di primo intervento di Cairo e Albenga?».
Il caso che accende la polemica è la nascita di un piccolo alassino, che è venuto al mondo su un’ambulanza della Croce Bianca di Albenga, assistito dai militi e dell’equipe del 118 Sierra 4 di Pietra. Alle 13,45 mamma Sara Griseri, medico e consigliera comunale di minoranza, ha capito che era arrivato il grande momento e ha chiamato i soccorsi, ma, un parto precipitoso e il traffico intenso lungo la A10 (poche ore prima una cisterna si era ribaltata tra Varazze e Arenzano, provocando gravi rallentamenti al traffico) hanno costretto l’ambulanza a fermarsi in una piazzola all’altezza di Feglino. Qui il piccolo si è affacciato alla vita, esattamente come a metà luglio aveva fatto un altro bimbo, Akmer, nato in uno spiazzo vicino a Vado. Anche allora furono i militi di Albenga ad accogliere il bebè, ormai abituati a “corse contro il tempo” verso il San Paolo.
L’Asl2 precisa che tutto si è svolto correttamente seguendo le procedure aziendali predisposte ad hoc. «L’invio dell’ambulanza ha fatto seguito tempestivo alla chiamata della puerpera, e dopo un breve travaglio il bambino è venuto spontaneamente alla luce – si legge in una nota -. Mamma e bambino stanno bene, si trovano attualmente al San Paolo e verranno dimessi a breve».
Le polemiche però non si placano, e tra i primi a dare il benvenuto al piccolo Lorenzo è il capogruppo della minoranza alassina Jan Casella, che non manca di riservare una stoccata alla politica sanitaria regionale. «L’assenza di un punto nascite nel ponente, malgrado le tante promesse di riaperture, e la disastrosa condizione infrastrutturale hanno portato la situazione ad un livello di forte insostenibilità: è allucinante che madri, in un giorno così importante, debbano vivere questa situazione», ha detto. «Benvenuto Lorenzo, e grazie alla fortuna e alla consueta bravura degli operatori, che hanno fatto sì che tutto si concludesse per il meglio – commentano il sindaco di Pietra Luigi DeVincenzi e il consigliere delegato alla sanità Giovanni Liscio -. Tuttavia, non possiamo esimerci dall’esprimere una volta ancora una costante e crescente preoccupazione per quelli che stanno diventando procedure di parto in emergenza sempre più frequenti. Si ponga rimedio a questa situazione in tempi ragionevoli con la riapertura del punto nascite dell’ospedale Santa Corona».