ASSENTI IL SINDACO DI CAIRO PAOLO LAMBERTINI E IL VICEPRESIDENTE MASSIMO NIERO (IN FERIE)
silvia campese
savona
«Chiediamo che il presidente della Regione e commissario dell’impianto di rigassificazione, Giovanni Toti, venga sul territorio, personalmente, a spiegare il progetto. Chiediamo anche che gli incontri tecnici si svolgano a Savona e non a Genova».
Per quanto riguarda il rigassificatore, almeno su un aspetto – la presenza sul territorio del commissario e dei referenti tecnici- il consiglio provinciale, ieri, si è dimostrato compatto. Ed è questa la richiesta, che il presidente di Palazzo Nervi, Pierangelo Olivieri, domani invierà a Toti. Sugli altri aspetti, sia per quel che riguarda il metodo che il merito, i consiglieri provinciali sono andati in ordine sparso.
È stato un incontro teso, quello che si è svolto ieri, tra il presidente provinciale e il suo consiglio. I componenti, che rappresentano i diversi Comuni, ma anche i diversi partiti politici, sono rimasti fermi, ciascuno sulle proprie posizioni.
«Mi è stata richiesta una maggior condivisione degli esiti delle singole riunioni tecniche: ho dato rassicurazioni in questo senso- ha detto Olivieri-. Ho raccolto la richiesta del territorio, in cui si chiede a Toti di venire personalmente a Savona per rispondere ai quesiti dei sindaci. Sarà mia cura riferirlo, insieme alla richiesta di svolgere gli incontri tecnici sul territorio provinciale e non a Genova».
La posizione più dura è stata quella di Nadia Ottonello, Sinistra Italiana, che è anche assessore a Quiliano. «Non mi interessa sentir parlare di compensazioni- ha detto-. Sono l’evidente conseguenza di un danno. Non siamo qui per addolcire la pillola da far ingoiare ai cittadini: dobbiamo fornire tutte le informazioni, compreso il fatto che il rischio zero non esiste».
Perplessità da parte di Roberto Molinaro (Lega), sindaco di Cosseria, e di Franca Giannotta (FdI), assessore di Alassio. «Non ho avuto alcuna indicazione dal mio partito- dice Molinaro-. Non sono contrario a priori al progetto, ma i dubbi sono forti. Non dimentichiamo che i danni alla salute per effetto dell’inquinamento, in Valbormida, sono già stati pesanti. Del resto, se i cittadini sento la necessità di informarsi in modo autonomo, evidentemente non hanno avuto risposte esaustive dalla politica».
Cautela anche da parte di Giannotta. «Non ci sono preclusioni al progetto – dice- ma, rispetto al presidente Toti, siamo molto più cauti. Servono maggiori informazioni per i cittadini, ma anche per noi prima di poter assumere una posizione definitiva di contrarietà o di favore».
Assente, al consiglio provinciale, il sindaco di Cairo, il totiano Paolo Lambertini, mentre Sara Brizzo (“Cambiamo”), per il Comune di Albisola Superiore, non è intervenuta. —

