SAVONA: TROPPE PRENOTAZIONI, NECESSARIE DUE SERATE

Le preoccupazioni per l’ambiente, ma anche la strada scelta dal commissario Giovanni Toti per coinvolgere il territorio finiscono al centro delle critiche di M5S, Verdi ed Europa Verde Liguria. Nel frattempo, dopo l’incontro pubblico ospitato nella sms Serenella delle Fornaci, a Savona, anche Italia Nostra ha indetto due assemblee pubbliche per discutere del progetto e analizzarle ripercussioni sul territorio. I due incontri sono in programma domani e giovedì, alle 17,30, nella sala Stella Maris di Savona. Le serate sono state raddoppiate perché Italia Nostra aveva ricevuto troppe richieste di partecipazione e la sala non era abbastanza capiente per accontentare tutti. Dalla barricata del M5S, la coordinatrice provinciale Stefania Scarone lancia l’allarme: «Quest’opera coinvolgerà tutta la rada savonese, l’ecosistema marino sarà compromesso, il turismo e tutte le attività ad esso legate subiranno ripercussioni. È un’opera estremamente pericolosa, che nel caso di Vado si associa ad altre industrie già presenti, che sono a rischio di incidente rilevante. Compensazioni? Una compensazione è il risarcimento di un danno, si intende barattare la sicurezza e la salute dei cittadini con qualche opera risarcitoria?». Una posizione analoga arriva da Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde – Verdi Liguria, e Marco Brescia, referente progetto rigassificatore per Europa Verde Liguria: «Sono arrivate tante rassicurazioni sulla sicurezza dell’impianto di rigassificazione a bordo della Golar Tundra, tralasciando però la vera minaccia rappresentata dalla nave metaniera che frequentissimamente si accosterà al rigassificatore per scaricare il metano liquefatto. La tecnologia delle navi metaniere, la stessa da moltissimi anni, le rende l’oggetto più pericoloso nei nostri mari. Non esiste tecnologia in grado di eliminare i rischi, né di proteggere realmente in caso di collisione». —
G. V.