silvia campese
savona
«Assordante, sul tema del rigassificatore, il silenzio dei consiglieri regionali, eletti sul territorio savonese, che fanno parte della maggioranza di centrodestra. Dove sono finiti?».
Il segretario provinciale di Cgil, Andrea Pasa, chiama all’appello i consiglieri regionali di centrodestra, invitandoli a prendere una posizione nei confronti del progetto del rigassificatore Snam, da collocare a pochi chilometri dalla costa savonese. Un attacco anche alla Provincia, chiamata a ricoprire il proprio ruolo di “casa dei Comuni”.
« La politica Regionale- dice Pasa- pretende di imporre modelli di sviluppo sbagliati e pericolosi per la salute delle persone e per l’ambiente. A fronte della situazione che sta vivendo il territorio, mi chiedo dove siano finiti i consiglieri regionali, che fanno parte del centrodestra, eletti sul territorio savonese. Un silenzio assordante, rispetto a un modello di sviluppo che ci viene imposto dalla Regione». Da qui, l’appello di Pasa. «La politica- dice- deve saper ascoltare i cittadini. Si mettano da parte le appartenenze politiche, in nome di un progetto comune che sappia tutelare il nostro territorio». Anche perché, ricorda il segretario della Camera del lavoro, la provincia di Savona deve fare i conti con una crisi industriale, che attende risposte ormai da tempo.
«Il territorio savonese – dice Pasa- ha una lunga serie di urgenze: una sanità pubblica che risponda alle necessità delle persone; infrastrutture nuove; deve risolvere le crisi industriali in sospeso da troppo tempo e di cui l’amministrazione regionale si è dimenticata. Da mesi chiediamo agli assessori competenti di farsi carico, con risposte concrete, dei lavoratori di Sanac, di LaerH, di Piaggio , diFunivie, di Alstom. Dopo l’incontro con il ministro Urso, lo scorso marzo, non ci sono state più risposte né occasioni di confronto. Prima di voler imporre al nostro territorio il rigassificatore (se così fosse, avremmo due impianti su un’area ristretta come qual è quella ligure), si affrontino i temi più urgenti». Infine, da Pasa, un riepilogo, punto per punto, dei progetti che potrebbero toccare il territorio savonese nei prossimi anni. «Oltre al rgassifitoare- conclude- si parla del deposito Gnl, della costruzione dei cassoni per la diga foranea di Genova e, ora, si anticipa anche l’intenzione di collocare l’impianto di termovalorizzatore in Valbormida. Basta».
Sempre ieri sul tema è intervenuto il capogruppo dei totiani in consiglio comunale a Savona, Piero Santi. «Si superino le divisioni politiche- ha detto Santi- per trovare una posizione comune, a tutela del territorio. È scorretto, da parte del centrosinistra, strumentalizzare politicamente la partita del rigassificatore attaccando l’operato della Regione. Tuttavia, come savonesi, abbiamo il dovere di difendere il nostro mare Bandiera blu e tutte le attività commerciali che ruotano intorno al turismo. La difesa del territorio non deve avere colori politici». Un attacco, da Santi, anche all’operato del sindaco Marco Russo. «La conferenza dei capigruppo, prevista per oggi, è del tutto superflua: per questo non sarò presente. Il sindaco avrebbe già da tempo dovuto convocare un consiglio comunale per riferire a tutti noi quanto sta accadendo e quali siano le posizioni assunte dal Comune capoluogo. Invece si è solo perso tempo». —