TANTI I CITTADINI CHE HANNO PRESO PARTE ALL’INCONTRO CON GLI ESPERTI. INTERVENTI ANCHE DEL SINDACO DI SAVONA MARCO RUSSO E DI ANDREA PASA, SEGRETARIO CGIL

Erano più di seicento, giovedì sera, le persone che hanno preso parte all’incontro dal titolo “Rigassificatore a Savona: le verità nascoste”, ai giardini Serenella delle Fornaci.
Un incontro informativo, con esperti del settore, dove, di fatto, si è creato un fronte del “no” verso un impianto, il rigassificatore Snam, a pochi chilometri dalla costa di Savona e Vado, che desta grande preoccupazione sul territorio.
Vasto il pubblico: oltre al sindaco di Savona, Marco Russo, che è intervenuto ribadendo la necessità di avere risposte chiare, c’erano numerosi assessori di Palazzo Sisto, il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello e il segretario di Cgil, Andrea Pasa. Soprattutto, però, c’erano tanti savonesi, venuti per capire e conoscere meglio un progetto, che desta grosse perplessità sia sotto il profilo della sicurezza che per l’aspetto ambientale. Paolo Bernat, biologo marino, ha spiegato che «l’impianto industriale andrà a prelevare 18 mila metri cubi di acqua di mare all’ora, utilizzandola, nei processi, per riscaldare il gas liquefatto. L’acqua verrà desalinizzata e clorata per poi essere rigettata in mare. Dagli studi attuali non sappiamo quali effetti, il cloro immesso, possa avere sulla fauna e la flora marina: temi, però, che vanno approfonditi e compresi al meglio».
Dettagli ulteriori anche da Marco Stevanin, ingegnere ambientale, consulente per il Comune di Quiliano per quanto riguarda le osservazioni al progetto da presentare al tavolo tecnico. A prendere la parola è stato anche il sindaco Russo, che ha ribadito come sia mancato il confronto. «Il 18 luglio- ha detto- il presidente Giovanni Toti ha annunciato ai giornali che il rigassificatore di Piombino sarebbe stato spostato a Vado. Il 4 agosto scorso abbiamo preso parte a un incontro in Regione, da cui siamo usciti con più dubbi di quando siamo entrati: ci hanno dato una pila di fotocopie, con le immagini del progetto, e ci hanno detto che ne avremmo discusso nei giorni successivi. Il presidente Toti non è mai venuto qui, sul luogo, a dare risposte chiare a noi e, soprattutto, ai cittadini».
Duro anche l’intervento di Andrea Pasa, segretario della Cgil, che ha preso la parola per ribadire i dubbi e per contestare la metodologia seguita dalla Regione, con la totale assenza di confronto sul territorio.
Al di là dei politici e delle figure istituzionali, però, ai Serenella i protagonisti sono stati i cittadini: una mobilitazione enorme che, da anni, non si era più vista in città.
«Siamo qui per capire, per avere risposte chiare su un impianto, che sarà a tre chilometri dalle nostre spiagge- dice una signora-. Siamo molto preoccupati. Non capiamo il motivo per cui Piombino abbia potuto rifiutare, mentre a noi viene imposto tale impianto. Savona e i Comuni limitrofi vivono, ormai, soprattutto sul turismo: un tale impianto non è certo il massimo. Il nostro territorio ha già pagato uno scotto alto, negli anni, rispetto all’inquinamento ambientale: ora basta». —
s.c.