FORTE PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA AMBIENTALISTA

Oltre duecento persone hanno partecipato venerdì sera all’incontro “Le mani sulla città”, organizzato dal movimento Vivere Vado per fare il punto della situazione. Una risposta alle scelte dell’amministrazione del sindaco Monica Giuliano, dopo l’arrivo in paese dell’ipotesi di installare un impianto di rigassificazione, seguita a quella della costruzione dei cassoni per la nuova diga foranea di Genova, ma di fatto è apparsa come un nuovo manifesto politico in vista delle elezioni di primavera. Villa Groppallo, con la capienza massima, si sono aggiunte molte altre persone lungo via XXV Aprile. Sul palco ha preso la parola Franca Guelfi, consigliere comunale del gruppo Memoria e futuro: «Parliamo di quello che ha subìto Vado in questi anni. Facciamo il punto sulle tante servitù vadesi ora che questa amministrazione felicemente ci lascia». Quindi ha sciorinato l’elenco delle criticità della cittadina: nove siti da bonificare, uno avviato e altri otto ancora in attesa, due cave, due stabilimenti classificati “a rischio di incidente rilevante” (Alkion e Infineum), la travagliata storia della centrale termoelettrica Tirreno Power, due discariche (Boscaccio e Bossarino) con progetti di ampliamento, la piattaforma portuale di Apm Terminals e le aree destinate a retroporto, il sottopasso di via Sabazia al posto del passaggio a livello, il futuro svincolo autostradale di Bossarino, le condotte e la messa in sicurezza del torrente Segno. E poi gli ultimi due progetti: i cassoni per il porto di Genova e il rigassificatore. Alla serata sono intervenuti Marco Grondacci, giurista esperto in diritto ambientale, e Maurizio Wurtz, biologo marino e professore emerito dell’Università di Genova, con il giornalista Marco Preve ed il consigliere regionale Ferruccio Sansa. —
G. V.