IL SINDACO È IN CORSA PER GUIDARE LA NUOVA AGENZIA DEI RIFIUTI

silvia campese
savona
La notizia si è diffusa ieri e ha creato uno scossone nel mondo amministrativo e politico savonese: Monica Giuliano, sindaco di Vado Ligure, sarebbe destinata a diventare commissario della neonata agenzia regionale Ligure per i rifiuti, l’Arlilr. Se sarà così e se, come pare da indiscrezioni, Giuliano sceglierà di dimettersi, l’amministrazione di Vado potrebbe decadere e potrebbe essere nominato un commissario prefettizio, sino alle elezioni del 2024 a cui Giuliano, al secondo mandato, non avrebbe potuto candidarsi.
Una notizia, questa, che ha scatenato durissime reazioni all’interno dell’opposizione in consiglio comunale a Vado, ma anche all’interno della maggioranza e del circolo Pd, che sostiene il sindaco.
«La notizia della probabile nomina a commissario dell’Agenzia regionale ligure per i rifiuti del sindaco Monica Giuliano non ci meraviglia– dicono Franca Guelfi e Giovanni Danile, Vivere Vado– ed è perfettamente coerente con la carriera del personaggio in questione. Abbiamo più volte denunciato, in questi anni, che si stesse verificando una “svendita” pezzo a pezzo di Vado. La Ferrari che Giuliano si vantava di guidare, ossia il Comune di Vado, sembra ormai un giocattolo dimenticato per capriccio».
La notizia ha creato grosso imbarazzo anche nel mondo del Pd, che sostiene Giuliano in Comune. Poca la voglia di commentare da parte del segretario del circolo Dem vadese, Alessandro Oderda, e del segretario provinciale Pd, Emanuele Parrinello. «Se la notizia sarà confermata– ha detto Parrinello– faremo le nostre considerazioni con il circolo, con i nostri amministratori di Vado e con il gruppo dirigente».
Perplessità anche da parte dell’assessore tecnico, in Comune a Vado, Ennio Rossi. «La notizia è talmente fresca da non averci lasciato il tempo di riflettere e analizzare la situazione – ha detto –. Prendiamo atto della decisione di Monica Giuliano, che posso comprendere dal punto di vista personale. La valutazioni arriveranno dopo il confronto». —