LA DENUNCIA DI CHIAPPARO DELLA FAISA: NON CI SONI MEZZI PER POTER FARE LE SOSTITUZIONI

silvia campese
savona
«Ieri abbiamo superato la mezz’ora di ritardo, con un’attesa infinita alla fermata. E non parlo della riviera, dove il traffico non aiuta, bensì delle corse della città, in particolare della linea 5 per l’ospedale. Ormai da settimane la situazione è diventata insostenibile».
A lamentare i ritardi dei bus di Tpl è Giovanna Piras, una delle tante utenti che fa i conti con una situazione complicata del servizio. Secondo i dati di Faisa, ogni giorno sono almeno dieci le corse che saltano, a causa di guasti ai mezzi. I bus per le sostituzioni scarseggiano e, nella maggior parte dei casi, si passa alla corsa successiva. Il tutto mentre gli utenti restano in attesa alla fermata.
Se, da una parte, i viaggiatori fanno i conti con i disagi, dall’altra non si fermano gli atti vandalici. L’ultimo episodio è di ieri notte: un mezzo, parcheggiato nel finalese, è stato preso d’assalto e impiastricciato sia all’interno che all’esterno con una bomboletta spray. Scritte e sfregi hanno marchiato il mezzo ovunque: sui sedili, sul pavimento, sulle porte. Si tratta solo dell’ultimo di una lunga serie di casi, dove sono soprattutto gruppi di ragazzi a danneggiare, spesso in modo anche più grave causando vere e proprie rotture, gli autobus pubblici.
«I problemi sono tanti, come abbiamo fatto presente nel primo incontro, la scorsa settimana, con il nuovo presidente di Tpl, Vincenzo Franceri – spiga il segretario di Faisa, Ermanno Chiapparo-. La situazione del parco mezzi è grave e, con l’estate e l’aumento dell’utenza, gli effetti si sentono maggiormente. Le linee più colpite dai guasti sono la 9 per Quiliano e le lineecittadine 6 e 6 barrato (Vado-Savona), la linea 1 di Legino e la 5 per Valloria. Trattandosi di percorsi relativamente corti, si usano mezzi più vecchi e, quindi, maggiormente soggetti a problematiche. Tuttavia non mancano casi di rotture e guasti sulla 40 per Finale. Essendo a corto di mezzi, non è sempre possibile procedere con le sostituzioni dovendo, così, saltare del tutto la corsa».
Gli effetti ricadono sugli utenti, costretti a lunghe attese alle fermate.
Altrettanto pesanti i problemi legati ai vandalismi.
«Quello della sicurezza – dice Chiapparo- è l’altro, grande tema, che evidenziamo da tempo e che abbiamo sottoposto al Prefetto. Come temevamo, quest’anno non abbiamo a bordo nemmeno le guardie giurate, come avveniva le scorse esatti per il fine settimana, mentre il numero dei controllori è esiguo. A Finale, poi, non abbiamo un deposito per la notte, per cui i mezzi sono in balia dei vandali: il caso di questa notte è emblematico. Tutte situazioni che abbiamo sottoposto all’attenzione del nuovo presidente, che si è dimostrato molto disponibile. Auspichiamo un cambio di rotta deciso e siamo pronti a garantire la nostra collaborazione per il bene dell’azienda, anche a fronte dell’esperienza maturata sul campo. Non possiamo, però, perdere altro tempo».
Franceri, dopo il primo incontro di presentazione, la scorsa settimana, vedrà nei prossimi giorni i lavoratori e i sindacati con finalità operative sui singoli temi. Intanto, domani, Cgil, Cisl, Uil e Faisa incontreranno in Regione l’assessore ai trasporti.
Resta, tra le priorità, la pubblicazione di un bando di selezione per la figura del direttore generale. Sembra abbandonata l’ipotesi di una figura intermedia, che traghetti Tpl da adesso sino all’individuazione del direttore: sarà Unione Industriali, con i suoi tecnici, a sostenere Tpl in questa fase. —