LA SINDACA REBAGLIATI PROTESTA PER LA MANCATA CONVOCAZIONE AL “TAVOLO”

GIOVANNI VACCARO
SAVONA
I sindaci del Savonese andranno oggi in Regione per capire meglio i contenuti del progetto dell’impianto di rigassificazione che Snam ha destinato alla zona tra Savona e Vado. Ma non mancheranno le scintille, dato che i rappresentanti degli enti locali hanno già lamentato di essere stati coinvolti quando ormai le decisioni erano state prese. Ieri pomeriggio a Palazzo Sisto IV si è svolta una riunione preliminare dei Comuni portuali con i sindaci Marco Russo (Savona), Monica Giuliano (Vado) con il vice Fabio Gilardi, Nicola Isetta (Quiliano), Maurizio Garbarini (Albisola Superiore), Gianluca Nasuti (Albissola Marina), con l’aggiunta di Riccardo Borgo, consigliere di Bergeggi, delegato dalla prima cittadina Maria Nicoletta Rebagliati. Con loro anche Rino Cavanese, componente del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale. Sul tavolo poche certezze e molti punti interrogativi, di cui si è discusso in una sorta di conclave a porte rigorosamente chiuse, neanche fosse in un palazzo nordcoreano. Tra l’altro Russo ha voluto tutti i Comuni coinvolti dalle attività portuali in genere, ma oggi in Regione sono stati convocati solo Savona, Vado e Quiliano, con l’aggiunta di Carcare, Altare e Cairo, ossia le città davanti alle quali verrà insediato il rigassificatore e quelle attraversate dalla condotta che allaccerà l’impianto alla rete nazionale di Snam.
«Il tavolo ha confermato la sinergia trai sindaci – ha commentato Russo -, andremo in Regione per ascoltare le relazioni sul progetto e capire come si svilupperà l’iter». Gli elementi concreti che agli enti locali mancano sono in pratica la maggior parte: dai dettagli sull’esatta posizione, a quattro chilometri al largo tra Savona e Vado, alle caratteristiche tecniche, dalla localizzazione delle condotte per trasportare il gas in mare a quelle di terra, dalle procedure autorizzative all’iter burocratico, dai vincoli alle garanzie su sicurezza e tempistiche. Con tutta probabilità sarà troppo presto per discutere di opere di compensazione, anche se il presidente della Regione e commissario governativo, Giovanni Toti, le ha già messe in conto. E appare anche difficile vedersi accettare l’ipotesi di tariffe ridotte sull’energia, proprio in considerazione del fatto che il Savonese ospiterà un impianto di rigassificazione. È probabile che enti locali e associazioni di categoria chiedano sconti, ma valutare le concrete possibilità dal punto di vista normativo sarà una partita assai complicata. Restano sul tavolo anche le perplessità su come è stata gestita finora la questione. «Non sembra opportuno presentare un’operazione del genere passando sopra alla testa di cittadini e amministratori – sottolinea il sindaco albissolese Gianluca Nasuti -. Trattare una questione del genere all’improvviso in pieno luglio e senza dettagli, con le nostre località piene di turisti, significa rischiare di dare un colpo pesante al settore più importante dell’economia locale. Il rigassificatore è diventato un argomento da ombrellone». Una posizione che rispecchia quanto sottolineato dal presidente provinciale di Federalberghi, Andrea Valle, senza per questo appoggiare o respingere il progetto in sé. Ieri anche la segreteria provinciale del Pd è intervenuta sulla questione: «Progetti di questa natura devono essere condivisi discutendo con i territori e fornendo tutti gli elementi necessari per formulare un giudizio complessivo». —