SECONDO IL SEGRETARIO DEL SINDACATO I SERVIZI TERRITORIALI SONO INSUFFICIENTI

La Cgil scende in piazza per difendere la sanità pubblica. Dopo aver toccato le principali piazze liguri, la protesta approda a Savona: oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17,30 sindacalisti, associazioni, amministratori locali e comuni cittadini si ritroveranno in piazza Pertini (sotto la sede Asl) per un presidio in difesa del la salute dei cittadini edel l’articolo 32 della Costituzione.
«La sanità è in allarme rosso – passa all’attacco il segretario della Camera del lavoro savonese Andrea Pasa -. Il piano di riordino proposto per la nostra provincia è fallimentare, oltre che penalizzante. Siamo al punto che, chi può paga e si rivolge ai privati, gli altri rinviano le cure o addirittura rinunciano. Questa situazione è inaccettabile e chiediamo risposte. Non manifestiamo contro qualcuno, ma per qualcosa: vogliamo che le cose cambino. Abbiamo invitato tutti i 69 sindaci della provincia, i consiglieri regionali, le associazioni. Hanno risposto in moltissimi, li aspettiamo in piazza per rivendicare tutti insieme la necessità di avere più medici, un maggior numero di posti letto, servizi efficienti, che si possano ottenere in tempi rapidi e senza bisogno di rivolgersi ai privati per le più comuni prestazioni». Punto centrale della manifestazione saranno i Pronto soccorso.
«Qui si palesano tutte le criticità della sanità ligure e savonese – continua Pasa – Nel 2022 circa il 40% della popolazione savonese si è recata almeno una volta al pronto soccorso, un totale di 104.717 accessi. Ma la crisi è evidente dappertutto, in ospedale come sul territorio, dove mancano pediatri e medici di famiglia: ieri alla sede Asl di Carcare si è formata la coda, perché le persone hanno paura di non trovare più un medico che le assista. La rete va rafforzata, e non indebolita». —
L.B.