SAVONA. OTTO ORE DI SCIOPERO PER FAR SENTIRE LA VOCE DEI METALMECCANICI

silvia campese
savona
«A Savona abbiamo raddoppiato le ore di sciopero rispetto alle altre città italiane, da quattro a otto ore, perchè la situazione delle industrie metalmeccaniche, in provincia, è particolarmente drammatica, la politica regionale assente, mentre il Governo non rispetta gli impegni assunti con il territorio».
Erano tanti, ieri, i lavoratori delle industrie cittadine, aderenti a Cgil, Cisl Uil, in piazza Saffi, per far sentire la propria voce e chiedere massimo impegno da parte del Governo per il rilancio del comparto. «Le situazioni di crisi aperte sono tante – ha detto Andrea Mandraccia, segretario provinciale di Fiom Cgil-. Un comparto, quello dell’industria metalmeccanica, che tra lavoratori diretti e indiretti occupa più di tremila persone. Servono risposte urgenti a situazioni che, da troppo tempo, restano in sospeso».
Tra le urgenze, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil hanno messo al primo posta Piaggio. «L’azienda – dice Mandraccia- è in una situazione di amministrazione straordinaria da troppi anni, con ricadute sui livelli occupazionali e sulle competenze. Oggi siamo al terzo bando di vendita: il ministro Urso è intervenuto verbalmente per rassicurarci. Avremmo preferito ci convocasse, a fronte delle numerose richieste e sollecitazioni».
Altrettanto urgente l’intervento per Alstom, per cui era stato chiesto un finanziamento al fine di realizzare un capannone, accanto all’attuale, finalizzato a ospitare l’attività di manutenzione. «Attendiamo una risposta da due anni», dicono Cgil, Cisl e Uil. Momento difficile, infine, per il settore delle auto, con un rallentamentodelle commesse per Bitorn e Continental.
«Non possiamo più aspettare- dicono i sindacati-. Ci è stata data conferma del rifinanziamento dell’area di crisi complessa, per un importo di circa 40 milioni di euro: non possiamo, però, perdere tempo e dobbiamo presentare una nuova progettazione. Facendo sì che, dalla situazione di crisi, possa scaturire un momento di rilancio per l’industria del territorio». —