SAVONA

Si chiude con un segno negativo, meno un milione e 35 mila euro, il bilancio 2022 di Tpl, l’azienda del trasporto pubblico. È questo il documento ultimo, presentato e votato dal consiglio di amministrazione uscente, presieduto da Simona Sacone (non rieleggibile), il cui amministratore delegato, Giovanni Ferrari Barusso, è scomparso qualche mese fa. «Si tratta di un bilancio che ha fortemente risentito della paralisi del Covid e dell’aumento del gasolio – ha detto il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri-. Appianeremo i conti con la ripartizione degli utili non distribuiti, che sono stati accantonati negli anni». Spetterà al nuovo numero uno e al suo cda, ora, prendere le redini del comando. Se il presidente, Vincenzo Franceri, è stato scelto dal sindaco di Savona, Marco Russo, ed è espressione del centrosinistra, due sono i nomi del consiglio, selezionati dai totiani: di tratta di Luigi Pignocca, ex sindaco di Loano, in rappresentanza del ponente savonese, e dell’avvocato Gabriele Vercelli, in rappresentanza del levante (è albisolese), entrambi schierati nelle file di “Cambiamo”. Due le donne: l’avvocato Loredana Scalmana, espressione del centrosinistra (il suo nome scaturirebbe da una condivisione fra il sindaco Russo e il Pd), mentre a rappresentare il socio privato, Gtt, è Serena Lancione. Ancora una volta, a spaccarsi nelle scelte politiche è risultato il centrodestra: il nuovo Cda è stato votato da tutti i sindaci della provincia di Savona, esclusi Giancarlo Canepa, Lega, primo cittadino di Borghetto, e Lugi Pierfederici, sindaco di Varazze, assai legato al consigliere regionale totiano Alessandro Bozzano. Canepa si era scontrato duramente con Savona e con i totiani alle ultime elezioni provinciali, dove si era candidato in contrapposizione a Olivieri: i rapporti non si sono ancora appianati. Divisoanche Cambiamo: Varazzenon ha votato i nomi condivisi dal centrodestra. —
S. C.