giovanni vaccaro
vado ligure
Dopo mesi di preparazione in cantiere, entra nel vivo la costruzione del nuovo tratto della diga foranea del porto di Vado. Il primo cassone della serie che dovrà sorreggere la struttura è stato portato fuori dal porto e affondato nella posizione stabilita dai tecnici di Autorità di sistema portuale e Grandi Lavori Fincosit. Per concretizzare il maxi progetto, che ha richiesto un investimento da parte di Palazzo San Giorgio di 78 milioni di euro, era già stato versato il materiale di cava (1,7 milioni di tonnellate complessive) per adattare il fondale nel punto in cui dovrà essere costruita la nuova diga.
La struttura, che partirà da circa metà di quella esistente “piegando” verso sud, sarà più lunga di 240 metri e più esterna rispetto a quella attuale. Il suo compito sarà di proteggere la piattaforma multipurpose di Apm Terminals, lo scalo traghetti Forship (Corsica Ferries) e il Reefer Terminal al confine tra Vado e Bergeggi dalle mareggiate e, ampliando il bacino vadese, consentire spazi di manovra più agevoli per le navi. I nuovi cassoni costruiti nell’impianto di Fincosit, soprannominato Dario, sono quattro. Per il resto dell’intervento verranno utilizzati altri tredici cassoni, che erano stati realizzati negli anni di costruzione della diga attuale.
«La fase 1 prevede lo spostamento dei 13 cassoni esistenti e il riposizionamento con un’angolazione più aperta di circa 30° verso l’esterno. Oltre a questi, ne sono stati realizzati altri 4 ed ora è in corso la posa sul fondale», spiega Filippo Serafini, ingegnere dell’Ufficio opere e impianti dell’Autorità portuale e direttore dei lavori. In questi giorni il primo cassone, composto da quasi 13 mila metri cubi di calcestruzzo e alto 26 metri, è stato affondato riempiendolo di acqua e posizionato a una profondità di 24 metri. In pratica è stato portato sulla verticale del basamento di materiale, realizzato in precedenza sul fondale, e quindi riempito di acqua per calarlo delicatamente nella corretta posizione.
Per portare il cassone fuori dal bacino in cui è stato costruito, sono stati impegnati tre rimorchiatori, una chiatta e numerosi natanti di supporto. L’operazione è durata complessivamente circa 7 ore. Nelle prossime settimane i lavori proseguiranno portando in posizione gli altri tre nuovi cassoni, poi si procederà con la demolizione della parte della diga da spostare, con il recupero e il trasferimento delle altre tredici strutture. Infine verranno realizzate le sovrastrutture della diga.—