Luisa Barberis
Savona
Traumi e malori dovuti a incidenti stradali, eccesso di alcol e persino alla pratica di attività sportive. I pronto soccorso della provincia sono sotto pressione per l’enorme mole di accessi, alcuni dei quali impropri.
Da Savona a Pietra l’iper-afflusso nei poli dell’emergenza è un copione che si ripete ogni estate e torna anche quest’anno. Il ponte del 2 Giugno non solo non ha fatto eccezione, anzi si è trasformato in giornate segnate da numerosissimi accessi e forte pressione sulla prima linea. La giornata di venerdì si è chiusa con oltre 160 persone che hanno avuto bisogno delle cure al pronto soccorso del San Paolo, altrettante al Santa Corona. Quella di ieri è iniziata con un codice rosso, legato a una crisi cardiaca che ha richiamato i soccorsi ad Albissola Marina 3 minuti dopo la mezzanotte, ed è proseguita con un incidente stradale autonomo in Valbormida, un’intossicazione da alcol a Noli, più di un caso neurologico e vari eventi traumatici. Se di solito al sabato e la domenica pomeriggio non si registrano particolari picchi, alle 15,30 di ieri medici e personale del pronto soccorso di Savona avevano già assistito 91 pazienti e in quel momento c’erano 21 persone in trattamento (di cui 4 codici arancioni) e altre 9 in attesa. Al Santa Corona il dato giornaliero era già a quota 97 persone assistite, oltretutto con 19 pazienti in trattamento (un codice rosso e 7 arancioni) e altri 21 in coda.
«Stiamo resistendo, ma ovviamente c’è parecchia gente e i carichi di lavoro stanno crescendo come ogni estate», spiega Roberto Lerza, direttore del Dipartimento di urgenza dell’Asl oltre che primario del polo del San Paolo. Tra i tanti pazienti, al pronto soccorso si sono presentati anche numerosi bambini (in prevalenza per traumi o febbre alta), ma anche turisti incappati in incidenti vari (cadute in bicicletta o in moto), malori.
Lo spaccato della situazione complessiva emerge dalla centrale del 118: da qui passano tutte le richieste di soccorso della provincia. «I ponti, soprattutto quelli estivi, sono da sempre periodi complicati, ma quella di venerdì è stata una giornata particolarmente complessa – precisa il direttore del 118 Savona Soccorso, Danilo Cimolato – Alla consueta casistica, legata a normali problemi di salute, malattie, patologie più o meno tempo dipendenti si sono sommati traumi e incidenti stradali, persino intossicazioni da alcol che hanno coinvolto giovanissimi. Praticamente non c’è stato un attimo di tregua da giovedì notte a venerdì sera. Abbiamo gestito nel migliore dei modi ogni situazione e le risposte sono state immediate. Visto l’andamento, per sicurezza avevamo già attivato il personale reperibile per la notte, poi, fortunatamente, le richieste di soccorso sono calate venerdì sera. Tuttavia gli accessi sono ripresi già dalla mattina di sabato».
La situazione più complicata si è registrata venerdì pomeriggio, quando è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso Drago per una rocciatrice di 36 anni, che è caduta mentre era impegnata a scalare una falesia in località Tecchie (sopra Calice). La donna ha sbattuto il cranio contro la roccia, procurandosi anche un grave trauma a una gamba e una caviglia ed è tutt’ora ricoverata al Dea di secondo livello del Santa Corona. —