LA CGIL ATTACCA L’ASL2 SUI PROBLEMI PIÙ URGENTI DELLA SANITÀ

«Aumentano i savonesi che non riescono a curarsi: ci sono liste ingiustificate e insopportabili per numerosi servizi di diagnostica, attese improprie al pronto soccorso. Così gli abitanti sono costretti a operarsi fuori regione. Una situazione di forte disagio alla quale bisogna porre rimedio». La segreteria della Cgil Savona passa all’attacco e, analizzando i problemi che ogni giorno i cittadini si trovano a fronteggiare, rivendica servizi, assunzioni da parte dell’Asl e anche una presa di posizione dei sindaci. «In provincia continuano gli spot della Regione senza che realmente venga fatto nulla per potenziare i servizi e le attività socio sanitarie – precisano Andrea Pasa, Fausto Da Bove e Massimo Scaletta – Il territorio attende da oltre un anno e mezzo la riapertura del Punto Nascite di Pietra, l’estensione oraria da h12 ad h24 dei Punti di primo intervento di Cairo e Albenga. C’è di peggio, perché la scelta di trasformare il San Giuseppe e Santa Maria di Misericordia in ospedali di comunità significa ridurre ulteriormente i servizi».
Il sindacato punta sul fattore demografico e fa notare: «La nostra provincia è la più anziana del paese. Circa 80 mila persone hanno oltre 65 anni, ci sono quasi 45 mila over 75 e anche gli ultraottantenni sono più di 29 mila. Questo richiederebbe strutture, personale e un’organizzazione realmente in grado di rispondere alle esigenze. Ci sono interventi da fare subito come trovare e assumere personale ed evitare la fuga di medici e infermieri». —
l. B.