LA SCINTILLA È SCATTATA SUL PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE

Luca Rebagliati
Albenga
Il presidente del consiglio Digo Distilo diserta la riunione del comitato autonomie locali che deve discutere il piano sanitario regionale, e il sindaco Riccardo Tomatis gli chiede di dimettersi. È battaglia più dura che mai tra Distilo e i suoi ex alleati di maggioranza, e a far salire ulteriormente la tensione non potevano che essere le vicende dell’ospedale e del pronto soccorso. Ad accendere la miccia è stata la riunione di venerdì del comitato autonomie locali, alla quale Distilo aveva annunciato che avrebbe partecipato per votare contro il piano sanitario, accusando sindaco e maggioranza di avere scarso mordente sulla questione, salvo poi non farsi vedere.
«Non solo dimostra di non esercitare i suoi doveri istituzionali, ma, fatto ancor più grave, di non voler rappresentare Albenga e i suoi cittadini nelle sedi in cui si è chiamati a discutere tematiche importanti come quella del futuro dell’Ospedale di Albenga e del Piano Sociosanitario della Regione Liguria», tuona il sindaco Tomatis.
«Forse, dopo aver pubblicamente affermato che avrebbe votato contro il Piano Sociosanitario, l’assenza si deve imputare ad una “tirata di orecchie” da parte del Presidente Toti o di qualche componente della maggioranza regionale, e quindi alla volontà di non andare contro, per meri interessi personali, il proprio schieramento politico», rincara il sindaco, mentre i consiglieri della sua maggioranza presentano una mozione in cui chiedono che Distilo non solo giustifichi in consiglio la sua assenza, m che si dimetta sia dal Cal che dalla presidenza.
Una richiesta subito respinta al mittente dallo stesso Distilo, che si appella al regolamento del consiglio. «Dovrebbero sapere che per essere discussa una mozione deve essere presentata almeno 8 giorni prima della data del consiglio, e che starebbe al sindaco difendere l’ospedale – afferma Distilo – Comunque lo ringrazio per darmi l’opportunità di annunciare pubblicamente che venerdì durante la riunione del Comitato autonomie locali ero in contatto costante con il presidente Olivieri al quale avevo già annunciato il mio voto e che, trovandomi fuori sede per lavoro, sarebbe stato impossibile collegarmi».—