I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO ALLA PROVINCIA

il caso / 1
Elena Romanato
«Non c’è più tempo. Abbiamo bisogno di risposte e se non ne avremo in tempi accettabili ci riterremo liberi di intraprendere le iniziative più opportune». Le sigle sindacali Cigil, Cisl e Uil, hanno chiesto un incontro urgente alla Provincia per affrontare il tema dell’Ato provinciale rifiuti, dopo l’incontro annullato del 18 aprile scorso. Entro fine giugno i 65 Comuni savonesi interessati (ad eccezione di Savona) dovranno entrare in Sat, per dare via ad una gestione unica dell’Ato rifiuti provinciale, con la società che dovrebbe diventare la multiservizi del territorio. Altrimenti il rischio è che arrivi un commissario e si vada a una gara europea. Con anche l’arrivo di un gestore privato. «L’incontro deve essere fatto con la massima urgenza perché c’è poco tempo- spiega Andrea Pasa della Cgil – chiediamo che ci siano anche i consiglieri provinciali con delega all’Ambiente (Lambertini) e alle Partecipate (Niero) e chiediamo al presidente della Provincia di convocare anche qui Comuni che purtroppo non hanno ancora avviato l’iter per l’Ato pubblico. Il 30 giugno è vicino e nel settore di cui stiamo parlando ci sono 600 lavoratori».
«Il tema è troppo importante – dice Simone Pesce di Cisl- sia per i lavoratori sia per cittadini. C’è anche il timore dell’Ato regionale di cui si parla e se ci si arriva con un Ato provinciale è un’altra cosa». Il vice presidente della Provincia Massimo Niero rassicura le organizzazioni sindacali. «Ormai tutti i comuni più importanti hanno acquisito le quote di Sat – spiega – e gli altri hanno tutta la documentazione per andare dal notaio. Ne resta fuori uno ma non c’è bisogno dell’unanimità. Partirà anche la commissione che abbiamo costruito con i Comuni più importanti e i rappresentanti di quelli più piccoli per i patti parasociali, lo statuto e tutta la preparazione della documentazione per l’affidamento. In questi anni abbiamo lavorato a queste tematiche negli interessi dei lavoratori e dei cittadini». Gli appunti dei sindacati però riguardano anche altri temi, come quello dello stato di agitazione del personale di Palazzo Nervi dovuto alle problematiche organizzative dell’ente. —