19 aprile 2023

L’AFFONDO DELL’EX PREMIER: “I DEM DICANO SÌ AL NOSTRO TESTO”. LA LEADER LO SNOBBA E LANCIA LE SUE PROPOSTE SU LAVORO E PRECARI

Alessandro Di Matteo
Roma
Quell’ordine del giorno M5s sul termovalorizzatore di Roma, per il Pd è un atto ostile, un altro dopo quello sulle armi all’Ucraina e dopo i distinguo sul salario minimo. In casa dem c’è parecchia irritazione per l’ennesimo calcio sugli stinchi dei 5 stelle e persino i più convinti del dialogo con l’ex premier alzano la voce di fronte ad un atto che, inevitabilmente, mette in difficoltà Elly Schlein. E’ significativo che sia Francesco Boccia ad usare toni ruvidi verso il documento che verrà votato domani alla Camera contro il termovalorizzatore voluto da Roberto Gualtieri a Roma. Il capogruppo Pd al Senato è tra i più decisi sostenitori dell’alleanza con i 5 stelle, eppure attacca: «E’ inaccettabile». La segretaria oggi spiegherà la sua posizione, dopo averne discusso più volte anche con lo stesso Gualtieri: dirà no al documento M5s, sia pure rilanciando la sua ricetta basata sull’economia circolare.
Il punto è che l’ordine del giorno M5s – come quello analogo di Verdi-Sinistra – viene presentato sul “decreto Pnrr”, nota Boccia, «mi auguro non sia fatto solo per mettere in difficoltà noi». Francesco Silvestri, capogruppo 5 stelle alla Camera, ne ha parlato con la presidente dei deputati Pd Chiara Braga: «Non è un atto contro qualcuno, ma non rinunciamo a fare battaglie fatte da sempre perché il tema è scomodo per il Pd». E Angelo Bonelli, Verdi scrolla le spalle: «Se il Pd voterà bene, altrimenti non è la fine del mondo».
Ma le mosse di Conte sembrano quelle di chi prova a mettere in difficoltà un potenziale alleato che nei sondaggi ha stabilmente scavalcato i 5 stelle. L’ex premier oggi sarà in piazza al Campidoglio per protestare contro l’inceneritore e ha provocato i democratici con un «votate con noi», ben sapendo che una scelta del genere spaccherebbe i dem. Basta sentire Stefano Bonaccini: «Divisioni nel Pd? Mi auguro di no». Di fatto, però, solo il no all’ordine del giorno M5s può evitare divisioni. Ieri sera alla riunione dei deputati, Schlein non era presente e il tema è stato solo sfiorato da Paola De Micheli: che si è detta «favorevole all’inceneritore» e che ha chiesto di «sostenere Gualtieri». Ma anche Peppe Provenzano, prima della riunione, aveva pochi dubbi: «Mi pare inevitabile votare no ad un ordine del giorno scritto contro di noi». Non senza rammarico: «Assurdo, nel momento in cui si poteva parlare del Pnrr, delle difficoltà del governo…». Senza contare l’imbarazzo di neo-esponenti della segreteria molto schierate sull’ambientalismo come Annalisa Corrado o Marta Bonafoni.
Questo è uno dei principali crucci della segretaria, essere costretta ad una discussione su un tema che crea una crepa col mondo ambientalista anziché cogliere l’occasione per incalzare Meloni. Per questo oggi terrà la sua prima conferenza stampa da leader Pd, provando ad allargare lo sguardo: sanità, precari, Pnrr. «Si fa così l’opposizione», dicono i suoi. «Dovremmo incalzare il governo e invece abbiamo il Terzo polo che si spacca e M5s che fa competizione». —