IL SINDACO DI ALBENGA TOMATIS ATTENDE L’ASSESSORE GRATAROLA PER ESPORRE LE SUE CRITICHE

LUCA REBAGLIATI
ALBENGA
Un piano che proprio non convince, anzi che fa arrabbiare tutti. E ora che se ne conosce qualcosa in più, l’arrabbiatura non scema affatto ed anzi sembra salire. Il Santa Maria di Misericordia tramutato in ospedale di comunità e casa di comunità con il solo punto di primo intervento diurno (l’estensione notturna è prevista semplicemente come una possibilità per il periodo estivo) non piace a nessuno, ma anche il previsto potenziamento di alcuni servizi (ospedalieri ed extraospedalieri) lascia perplesso anche chi almeno in parte lo apprezza.
«Il Piano Socio Sanitario Regionale non è applicabile: manca il personale e nuovi ospedali diventeranno scatole vuote – tuonano Assunta Chiocca e Davide Canetti del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche -. La centralizzazione dei servizi penalizza i cittadini. Non siamo poi particolarmente convinti sulla bontà dell’idea che sta alla base della creazione di questi centri d’eccellenza con i pazienti, che necessitano di cure ed interventi importanti, obbligati a ‘transumare’ dai comuni delle provincie alle strutture di città. Avremmo preferito che venissero potenziati gli ospedali locali. Senza contare che se non si trova la forza lavoro , il piano resta un progetto fantasioso e non realizzabile».
Ad Albenga il sindaco Riccardo Tomatis attende il programmato incontro con l’assessore Gratarola per esporgli in maniera “istituzionale” le aspettative (e le rimostranze) del Ponente. Ma le vicende dell’ospedale sono al centro del dibattito politico anche in via Fieschi, e all’interno della stessa maggioranza di Giovanni Toti, con il capogruppo leghista Stefano Mai che chiede formalmente l’apertura per 24 ore al giorno del ppi, con la possibilità di accesso per le ambulanze, che al momento sarebbe precluso dal piano regionale. «Albenga dista 12 km dal pronto soccorso di Pietra Ligure – ammette Mai -, ma per la particolare morfologia del territorio, vi sono comuni sia savonesi, che imperiesi, che piemontesi, che distano dai 37 ai 49 km dal Santa Corona, e il tempo necessario per arrivare a Pietra Ligure dai comuni più distanti, può variare dai 45 minuti di Testico ai 70 di Cerisola di Garessio, in condizioni di traffico regolare. Inoltre, i tempi di percorrenza delle strade e autostrade liguri non possono essere certi, considerando la presenza dei cantieri e che non esistono vie alternative all’Aurelia esclusa la A10». Intanto domani al Santa Maria di Misericordia approda la campagna “Articolo 32” di Uil Liguria, che sottoporrà ai cittadini un questionario in tema di sanità. «Intendiamo denunciare le criticità della sanità nel savonese e nell’albenganese – affermano i segretari confederali Alfonso Pittaluga e Sheeba Servetto – Vogliamo che il diritto alla salute sia garantito a tutti, come dice l’articolo 32 della Costituzione». —