LA SITUAZIONE EMERGE DAI DATI FORNITI DA ARPAL PER IL 2022. PREOCCUPA IL SUPERAMENTO A VILLA SANGUINETTI
il caso
Luisa Barberis
Livelli di benzoapirene quasi tre volte superiori al limite di legge. Si chiude con un valore medio annuo di 3,1 (centralina Bragno) la rilevazione del 2022, quando la soglia massima sarebbe di un nanogrammo al metro cubo, e il dato è quanto basta per far scattare un allarme ambientale a Cairo e in Valbormida.
Il quadro emerge dai dati Arpal, che vanno a completare una situazione già compromessa: il limite di legge era già stato superato a settembre, quindi tenendo conto delle rilevazioni dei primi nove mesi dell’anno. All’appello mancava l’ultimo trimestre, che ha confermato l’eccessiva concentrazione di benzoapirene nell’aria. La situazione è particolarmente critica a Bragno: qui la centralina dell’Arpal ha rilevato un valore medio annuo di 3,1, che va paragonato con il dato di 2,3 del 2021, il 2,5 del 2019 e il 3,8 del 2020, l’anno peggiore di sempre. Non va meglio per quanto riguarda la centralina di località Mazzucca: anche in questo caso l’agenzia regionale ha rilevato dati oltre i limiti, ossia una media di 2,5, che però si allinea con i livelli del passato, ossia 2,1 del 2021, 2,7 del 2020 e 2,2 del 2019.
In un quadro a tinte scure, la novità è che sfora (anche se di poco) anche la centralina posizionata vicino a Villa Sanguinetti: nel 2021 l’amministrazione del sindaco Paolo Lambertini aveva chiesto e ottenuto da Arpal e Regione che una delle tre centraline cairesi fosse spostata dalla zona industriale e posizionata più vicino al centro storico, in modo da valutare meglio le ricadute in città. Il responso parla di un valore medio di 1,2, quindi di poco oltre la soglia, ma comunque peggiore rispetto al 2021, quando il dato si era fermato a 1. Ora tutta Cairo è in attesa di capire quali interventi verranno messi a punto per accertare la responsabilità dell’inquinamento sia per attuare misure che possano migliorare la situazione.
Paolo Lambertini, sindaco di Cairo e consigliere provinciale delegato all’Ambiente è cauto: «Aspettiamo di avere l’ufficialità dei dati. È stato istituito da tempo un tavolo di lavoro al quale siedono tutte le istituzioni, valuteremo insieme». All’attacco va il gruppo “Cairo in Comune”, con Silvano Nervi e Giorgia Ferrari che già in estate avevano denunciato la situazione: «Continuiamo a chiedere al sindaco di intervenire e non solo non succede alcunché, ma sembra che non interessi. Questo è il settimo anno consecutivo nel quale i valori sono altissimi. Riporteremo il tema in consiglio comunale».
Fulvio Briano, capogruppo di “Più Cairo”, chiede attenzione: «Un dato che fa riflettere, merita massima attenzione. Credo sia doveroso intrecciarlo con altri dati, che saranno presto a disposizione dell’amministrazione, a partire dall’analisi dei fumi dei camini della cokeria. Da sindaco avevo commissionati all’Ist uno studio su qualità dell’aria e incidenza dei tumori, credo vada ripreso». —

