VARAZZE. CONTESTATE LE SPESE NEL BILANCIO DI PREVISIONE
A Varazze prosegue la polemica dopo la discussione in merito al bilancio di previsione 2023-25 durante il quale il gruppo di opposizione Varazze Domani ha fatto molti interventi portando all’attenzione della giunta, guidata dal sindaco Luigi Pierfederici, argomenti fondamentali per lo sviluppo della città. «Il nostro centro soffre di un calo demografico costante: i varazzini più giovani si allontanano e nuove famiglie non scelgono Varazze. Mancano servizi alla prima infanzia e dopo scuola, strumenti oggi indispensabili per le nuclei familiari – affermano i consiglieri di minoranza Antonio Ghigliazza, Gianantonio Cerruti, Giacomo Robello, Paola Busso e Roby Fazio – . L’ordine pubblico della nostra città è un punto dolente. Purtroppo le unità della polizia locale sono insufficienti. Abbiamo solo 13 agenti a tempo indeterminato, mentre Finale Ligure ad esempio, più piccola per estensione e per numero di abitanti, ne ha venti. Manca la volontà politica di avere un Corpo di polizia municipale che possa svolgere sorveglianza del territorio, sicurezza stradale e sopralluoghi giudiziari».
Per i consiglieri di opposizione, inoltre, altre priorità attanagliano Varazze. «I progetti di Pnrr portati avanti da questa maggioranza ammontano a soli 233 mila euro per spese informatiche, mentre potevano essere richiesti e impiegati molti più finanziamenti. Forse nella nostra città non è necessario un nuovo polo scolastico o luoghi di aggregazione per i più piccoli e per gli adolescenti o strutture per gli anziani?. Si evidenziano anche gli scarsi investimenti nei capitoli della cultura, dell’istruzione e nei servizi per i più giovani. Nel bilancio è previsto anche l’accensione di un mutuo da 4 milioni e mezzo di euro, alla nostra richiesta della motivazione per tale impegno, in un periodo in cui i tassi di interesse sono altissimi, la risposta è stata vaga e insoddisfacente». Per Ghigliazza, Cerruti, Robello, Busso e Fazio resta aperto anche il nodo della discarica della Ramognina, situata sulle alture alle spalle della frazione di Casanova, che ha cessato l’attività un anno e tre mesi fa, ma per la quale a bilancio vengono stanziati ulteriori 7 milioni e mezzo di euro per la impermeabilizzazione della superficie in maniera che le piogge non creino il percolato che andrebbe a disperdersi nei rivoli: «E ci chiediamo se questa cifra debba essere totalmente a carico dei cittadini o se quotaparte debba essere a carico del gestore storico, ovvero la Lavajet». —
M. PI.

