PEDONALIZZAZIONI: L’INCONTRO IN COMUNE
Il caso
«Ora basta. Lasciateci lavorare». Recitava così il cartello che i negozianti hanno esposto nella sala consiliare, in occasione della commissione pubblica, richiesta dalla minoranza di Palazzo Sisto, dedicata al tema delle pedonalizzazioni. Sei gli interventi dei savonesi, tra commercianti e cittadini, tutti molto critici verso l’azione della giunta. «La domanda che continuiamo a porci è una sola – ha detto Marco Bozzo, titolare di una sala giochi di via Mistrangelo-. Per quale motivo avete chiuso via Manzoni, corso Italia e via Mistrangelo e, soprattutto, in base a quali criteri? Ci avete arrecato un danno enorme. Vi pongo un altro problema: in qualsiasi città, quando si interviene con le pedonalizzazioni, si opera partendo dall’individuazione di posti auto aggiuntivi. Voi, invece, li avete ridotti. Come pensate di risolvere questo problema?». Duro Alessandro Attilio, titolare della gelateria InSisto. «Nel centro città – ha detto- ci sono ormai solo posti riservati ai residenti. Fate prima a scrivete, all’ingresso del centro, un cartello con la dicitura “Vietato entrare ai non residenti”. Il 50 per cento dei miei clienti erano persone di passaggio, che decidevano di acquistarsi un gelato: ho perso del tutto questa fascia. Un danno pesantissimo per me, ma anche per tutti i colleghi. Purtroppo, non sapete cosa voglia dire alzare, ogni giorno, una saracinesca e stare in negozio dodici ore». Sintetica Alessandra Bernini, del negozio di abbigliamento Il Tucano: «La tolleranza zero, applicata dai vigili, non è compatibile con la carenza di posti auto – dice-. Savona è una città bellissima, ma con una viabilità malate: le pedonalizzazioni rischiano di essere il colpo di grazia». Contestazioni anche da parte di Francesco Ferro, Lia Ciciliot e Giulia Di Biase, residenti del centro. Di seguito, gli interventi della minoranza. Di «pedonalizzazioni ideologiche» ha parlato Fabio Orsi, PensieroLibero.zero; Manuel Meles, Cinque Stelle, ha detto che «le pedonalizzazioni stanno disincentivando l’affluenza nel centro città, non l’uso delle auto», mentre Maurizio Scaramuzza ha evidenziato i pesanti danni subiti dai commercianti. —
S.C.

