LE REAZIONI. CINQUESTELLE, LEGA E FRATELLI D’ITALIA ALL’ATTACCO

SILVIA CAMPESE
SAVONA
«Chiediamo al sindaco Russo e all’amministrazione comunale di Savona di costituirsi parte civile al processo per il crac di Ata. È un dovere nei confronti dei cittadini savonesi, che hanno pagato e stanno ancora pagando di tasca propria la situazione economica dell’azienda». La minoranza del Comune di Savona è compatta: nel giorno in cui sono stati rinviati a giudizio, e quindi saranno processati, Luca Pesce, direttore generale dell’azienda (2013-2016) e Giancarlo Zanini, consulente amministrativo di Ata, la richiesta è quella di una posizione chiara da parte della giunta. A dirlo sono Manuel Meles, Cinque Stelle, Massimo Arecco, FdI, e Maurizio Scaramuzza, Lega. Una vicenda che si trascina da anni, quella della partecipata del Comune di Savona e che oggi è arrivata a una svolta importante: dopo il patteggiamento dell’ex presidente del cda Sara Vaggi, del presidente del collegio sindacale Paolo Grondona e dei consiglieri Marco Ravera (consigliere comunale a Savona) e Roberto Pizzorno, oggi il rinvio a giudizio di Pesce e di Zanini. «Ata – commenta Massimo Arecco, FdI- era un’azienda eccellente, con enormi potenzialità produttive e occupazionali, finita in una condizione pre-fallimentare. Dopo anni di battaglie politiche, a difesa dell’azienda e dei lavoratori, prendo atto che la giustizia sta facendo, bene, il proprio corso. Al tempo stesso sto aspettando di conoscere la risposta che il signor sindaco mi darà, nel prossimo consiglio comunale, relativamente all’eventuale costituzione di parte civile da parte del Comune di Savona e dell’eventuale conseguenza politica per il patteggiamento di un consigliere, che siede tra i banchi della maggioranza in Comune». Un tema su cui ha insistito anche Meles. «Durante il dibattito pre-elettorale – dice- il sindaco Marco Russo aveva assicurato che, in caso di processo, il Comune si sarebbe costituito parte civile, a tutela dei cittadini che stanno ancora pagando la situazione pre-fallimentare in cui versa Ata. Appare, questa, la più naturale e logica azione da compiere: attendiamo, quindi, chiarezza da parte di questa amministrazione». Il capogruppo della Lega, Maurizio Scaramuzza, ha aggiunto che «se ci saranno dei colpevoli, dovranno pagare e il Comune dovrà costituirsi parte civile. Quando eravamo noi ad amministrare abbiamo fatto tutto quello che era possibile, affinché venisse fatta chiarezza. Ora sarà il Tribunale a esprimersi. L’amministrazione è chiamata a schierarsi a tutela dei cittadini». La giunta, che sta effettuando approfondimenti legali, non ha voluto commentare e rilasciare alcuna dichiarazione sull’argomento. —