FERRARO: «ABBIAMO RIDATO NUOVA VITA AL CIV». MIRRI: «PIÙ PROMOZIONE E RICERCA DI NUOVI FONDI»
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mauro camoirano
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Commercio, storicamente uno dei settori trainanti di Carcare, insieme ai servizi. Ma è ancora così? Lo chiediamo ai due candidati a sindaco, Alessandro Ferraro e Rodolfo Mirri.
Qual è la fotografia della situazione attuale?
Ferraro: «Nonostante il periodo decisamente complicato post pandemico, la situazione vede un saldo positivo. Certo, è un segnale di ottimismo molto cauto, ma a fronte di 11 cessazioni abbiamo 13 aperture e 2 subentri, dati abbastanza incoraggianti se rapportati a quelli provinciali».
Mirri: «Escludendo quelle che sono le criticità che si riscontrano a livello nazionale, è evidente che a Carcare ci sia una situazione penalizzante. Questa è dovuta soprattutto ad una mancanza di visibilità positiva generale»
Quale potrebbe quindi essere l’ottica di rilancio?
Ferraro: «In questi 5 anni non è mai mancato il dialogo e il confronto grazie al lavoro dell’assessore uscente Enrica Bertone. Abbiamo erogato contributi e sostegni per le attività annuali in programma, abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione all’acquisto locale e, soprattutto, abbiamo lavorato a fianco dei due consorzi presenti, la Galleria commerciale e il Civ, che qualcuno in passato aveva fatto chiudere ma ora è di nuovo vivo e attivo. Grazie a questa operazione il Centro integrato di via ha già ottenuto un fondo regionale di circa 25 mila euro, ai quali l’amministrazione ha aggiunto risorse. Non solo: è stato portato “a casa” un lungo lavoro di progettazione per la digitalizzazione pari a circa 400 mila euro per far sì che anche le attività produttive dialoghino meglio e con più facilità con le istituzioni, in primo luogo con il Comune. Credo che la parola d’ordine debba essere condivisione, coinvolgendo e informando delle possibilità gli operatori, tramite Civ e Consorzio Galleria commerciale».
Mirri: «È prioritario rendere nuovamente attrattivo il nostro paese, migliorare e potenziare la pulizia delle strade, vie e piazze. Promuovere e sostenere il commercio con una costante ricerca di contributi per il suo sviluppo. Recuperare una sinergia tra commercio tradizionale, ristorazione, pubblici esercizi e associazioni di categoria per la promozione di eventi. Un tempo anche da altri Comuni si veniva a Carcare per fare un giro in quella che era considerata una boutique all’aperto in una cittadina in cui era piacevole venire. Bisogna tutelare questo nostro commercio: una delle misure dovrà essere il ripristino della soglia di salvaguardia a tutela delle attività commerciali medio/piccole. Soglia che è stata completamente annullata dalle amministrazioni precedenti e che ha provocato la decentralizzazione del commercio al di fuori del centro storico con conseguente abbandono delle attività. Un altro aspetto è poi la riqualificazione del mercato settimanale».
Quanto è importante l’attività del Civ?
Ferraro: «Fondamentale avere un consorzio di attività perché, uniti, possono poter accedere ai bandi, e per avere un interlocutore. Tra Civ e Galleria commerciale, con cui il Comune può confrontarsi per iniziative ed idee, ed ascoltare problematiche».
Mirri: «Il Civ “Carcare da Vivere” così come il Consorzio della Galleria commerciale, sono fondamentali, ma è anche fondamentale ascoltare davvero le loro istanze, perché hanno il polso della situazione e anche su altre situazioni che magari pesano sul paese. E gli esempi sono noti. Occorrerà poi promuovere un fondo di bilancio che tenga conto della promo-pubblicità destinata al sostegno del commercio. Serve una persona di esperienza perché il commercio è uno dei motori della cittadina». —

