SAVONA. ACQUE AGITATE A PALAZZO NERVI DOPO IL CAMBIO DI MAGGIORANZA

SILVIA CAMPESE
SAVONA
Rifiuti, bacino idrico e trasporto pubblico: le grandi sfide della Provincia diventano spunto per una battaglia politica, a Palazzo Nervi, che si consuma a suon di interrogazioni, depositate dai consiglieri della Lega contro gli ex alleati totiani.
Si fa tesa l’atmosfera a Palazzo Nervi, dopo le anticipazioni sull’assegnazione delle deleghe da parte del presidente neo eletto, il totiano Pierangelo Olivieri, ai consiglieri del Comune di Savona, Marisa Ghersi, Pd, e Adele Taramasso, Azione. Sostenuto da una maggioranza trasversale, che tiene insieme “Cambiamo!”, il partito del presidente della Regione, con il centrosinistra, Pd e Riformisti, il numero uno di Palazzo Nervi, Olivieri, deve ora fare i conti con gli ex alleati, Lega, FdI e Fi.
I tre partiti, alle elezioni dello scorso gennaio per il rinnovo della presidenza, avevano sostenuto il leghista Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto finendo, ora, all’opposizione. La battaglia, però, è destinata a consumarsi in Consiglio provinciale. Il primo assaggio è arrivato in questi giorni: i due consiglieri della Lega, Roberto Molinaro (sindaco di Cosseria, ex vicepresidente della Provincia) e Alessandro Navone (vicesindaco di Garlenda) hanno depositato tre interrogazioni, che verranno discusse nel prossimo consiglio.
La prima riguarda il percorso per la gestione dei rifiuti (l’ato, l’ambito territoriale ottimale) attraverso un unico operatore, Sat. Molinaro e Navone chiedono a Olivieri attaccando la presidenza sui ritardi accumulati. Stesso discorso vale per l’affido diretto (in house) del servizio del trasporto pubblico a Tpl e per il percorso verso l’unificazione in un’unica realtà delle società che gestiscono depurazione e servizio idrico: anche in questi casi, le interpellanze attaccano il presidente sui ritardi accumulati. Un attacco a Olivieri è arrivato anche dalla Sinistra radicale, che siede in consiglio a Palazzo Nervi con la consigliera Nadia Ottonello (Sinistra italiana).
«Non siamo interessati a ottenere deleghe – hanno detto Waltero Sparso, Si e Europa Verde- rifiutando le larghe intese con la destra, per svolgere un lavoro, nell’interesse dei cittadini, valutando ii singoli temi e schierandoci in base ai nostri ideali». —