PAOLO DI BUGNO PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA NOVAMEDICA

Paolo Russo
roma
Dottor Paolo Di Bugno lei è il presidente di Novamedica, una delle prime coop di medici a gettone che secondo la Corte dei Conti generano danno erariale. È così?
«Mah, io so solo che le aziende pubbliche fanno fatica a coprire gli organici e che i concorsi nel pubblico vanno deserti o quasi. La polemica che si è scatenata mi sembra esagerata perché senza l’apporto delle cooperative alcune strutture chiuderebbero a tutto danno degli assistiti. Chiaramente come in tutti i settori c’è chi fa bene e chi meno. Per questo sarebbe auspicabile che la nostra attività venisse regolamentata».
Come?
«Come già avviene per le strutture private convenzionate che sono accreditate in base a dei requisiti di qualità e sicurezza che potrebbero essere stabiliti anche per il nostro settore».
Me è vero o no che un medico in affitto costa molto più di un dipendente?
«Solo in parte perché se è vero che si guadagna di più c’è da considerare che non si hanno tutte le tutele della dipendenza come ferie, malattia e permessi. E poi lo stipendio non è garantito da un monte ore di lavoro certo ogni mese».
Ma un turno di lavoro quanto costa?
«Dipende dal carico di lavoro e dal tipo di reparto. È chiaro che se mando un medico in un pronto soccorso con mille accessi al giorno è una cosa, se va in uno con 50 un’altra. Comunque diciamo che si va da un minimo di 800 a un massimo di 1.200 euro a turno».
Mica male…
«Ma bisogna considerare che la tassazione per questi tipo di attività supera il 50% perché quasi tutti i nostri professionisti sono oltre la soglia degli 85mila euro l’anno che consente il trattamento forfettario con Irpef ridotta al 15%».
Segno che fanno parecchi turni. Non è che così si mette a rischio la sicurezza dei pazienti?
«Per i liberi professionisti non c’è un limite orario come per i medici dipendenti che per legge non possono andare oltre le 13 ore di lavoro seguite da 11 di riposo. Noi ci siamo autoregolamentati fissando un limite di 18 ore a turno. Ma certo, non sappiamo se poi qualche medico va a lavorare anche per un’altra coop».
In un mese quanti turni si fanno in media?
«Almeno 10, per circa 8-10 mila euro lordi».
Immagino che i medici si rivolgano a voi per guadagnare di più o sbaglio?
«La motivazione economica c’è, ma il fattore decisivo è quello della qualità di vita, perché così riescono a gestire meglio la vita sociale. Magari senza essere costretti a tornare dalle ferie per una emergenza». —