ALLA FIACCOLATA PER LA PACE

«Giuseppe molla il Pd!», gli urla qualcuno mentre Giuseppe Conte sfila con la fiaccola in mano lungo via dei Fori Imperiali. «L’ho già mollato, se non ti sei accorto», risponde il presidente del Movimento 5 stelle. «In Lombardia e Friuli no, devi mollarli del tutto», la controreplica. La fiaccolata del coordinamento “Europe for peace” è appena partita verso il Campidoglio: poco più di 2mila i partecipanti, numeri ben lontani dal grande corteo dello scorso novembre. Conte prova a concentrarsi sulla guerra in Ucraina, «sul percorso negoziale che doveva essere avviato fin da subito, con il primo invio di armi». Qualcuno gli chiede anche se condivida l’articolo apparso sul blog di Beppe Grillo, in cui si sostiene che la guerra sia stata voluta da alcuni strateghi americani in chiave anti-russa. «Non ho avuto tempo di leggerlo», la risposta con una smorfia. Ma le primarie del Pd incalzano e il presidente 5 stelle non si sottrae: «Non so chi vincerà, ma quello che conta per me non è il nome, piuttosto cosa farà il nuovo segretario quando sarà lì, quale sarà la sua visione – spiega – e non sarà un compito semplice, governare quel partito non è facile». E a chi lo invita provocatoriamente ad andare anche lui a votare in un gazebo risponde ironico, mettendo le mani in tasca: «Purtroppo non ho i 2 euro». nic. car. —