Bernardo Basilici Menini
Dopo lo sgombero dell’Asilo occupato, Chiara Appendino è di nuovo e a distanza di anni bersaglio delle minacce della galassia anarchica. Nei giorni in cui si consuma la drammatica vicenda di Alfredo Cospito e dove l’allerta è massima per le possibili iniziative della galassia antagonista, nelle chat e nei siti di area anarchica hanno ricominciato a circolare le foto con le scritte sulle mura del Cimitero monumentale, che recitano frasi come «Appendi Appendino» e «La scorta non ti basta». Erano state vergate appunto ai tempi dello sgombero dell’Asilo e a causa di queste l’ex sindaca era finita sotto scorta. Gli anarchici le hanno fatte tornare attuali ieri. Come mai? Apparentemente per le dichiarazioni in tv dei giorni scorsi: «Il Movimento 5 Stelle non ha mai messo in discussione il 41bis».
Così l’ex sindaca è ricomparsa nelle chat anarchiche. E oggi come allora il mondo politico fa quadrato intorno a lei. Il primo è il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: «Se qualche vigliacco dalla tastiera infuocata pensa di poter impaurire Chiara Appendino e la comunità M5S si sbaglia di grosso. Nessun passo indietro di fronte a intimidazioni eversive rivolte ai nostri portavoce e ai rappresentanti delle istituzioni democratiche». Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa interviene sulla vicenda: «Minacce alle istituzioni, componenti del governo e del Parlamento sotto scorta, aggressioni a forze dell’ordine e giornalisti: il clima di odio e violenza peggiora giorno dopo giorno, riportandoci indietro nel tempo, ad anni bui che mai vorremmo rivivere. È necessaria una risposta ferma dello Stato. Ad Appendino la mia sincera solidarietà».
Il Movimento 5 Stelle fa quadrato intorno all’ex sindaca di Torino: «Le minacce sono l’espressione più inaccettabile e vile del ricorso alla violenza e all’intimidazione», dicono i capigruppo al Senato e alla Camera Barbara Floridia e Francesco Silvestri. «Già in passato Appendino è stata destinataria di simili di minacce, che oggi tornano a testimonianza di un clima d’odio che non è più tollerabile».
Sempre da Fratelli d’Italia, la vicinanza arriva anche da Augusta Montaruli, sottosegretaria all’Università, torinese, anche lei minacciata in passato: «Esprimo solidarietà e vicinanza ad Appendino per le vili, inqualificabili, minacce di cui viene fatta oggetto. Di fronte a manifestazioni violente ed eversive non bisogna mai arretrare, tacere, o esitare». Sempre da destra, una nota dei vice capogruppo leghisti sottolinea che «il clima d’odio e le istigazioni alla violenza di ogni tipo vanno sempre stigmatizzati e combattuti senza se e senza ma. Esprimiamo solidarietà ad Appendino. Come ogni attacco alle istituzioni, anche questo colpisce il cuore della democrazia».
Il centrosinistra a fianco dell’ex sindaca: «Le deputate e i deputati del Pd esprimono solidarietà alla collega Appendino per le ignobili e insensate minacce di cui è stata bersaglio. Siamo con lei, contro ogni cedimento verso qualsiasi forma di violenza e intolleranza».
È la stessa ex prima cittadina, a metà giornata, a ringraziare per la solidarietà ricevuta: «Ringrazio il Movimento 5 Stelle e tutte le persone che mi hanno espresso vicinanza in queste ore. La nostra posizione non si sposta di un millimetro». L’ex sindaca si limita a ringraziare «il Movimento 5 Stelle e tutte le persone che mi hanno espresso vicinanza in queste ore». E aggiunge: «La nostra posizione non si sposta di un millimetro». —

