
“Ministro come Ponzio Pilato”
L.d.c.
Giuseppe Conte bolla Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli come “due ragazzini in gita scolastica”. Dà al Guardasigilli Carlo Nordio del “Ponzio Pilato”. E chiama in causa Giorgia Meloni: “Non sapeva nulla di questa vicenda? Lo dimostri costringendo Donzelli e Delmastro a dimettersi”. In una diretta su Facebook, il leader dei 5Stelle rilancia sul caso del deputato di Fratelli d’Italia – e vicepresidente del Copasir – Donzelli, che in Parlamento ha raccontato i dettagli sui colloqui tra Alfredo Cospito e alcuni boss mafiosi in carcere, dopo averne ricevuti dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro: per inciso, suo coinquilino a Roma. “Ho letto sul Foglio che Delmastro vuole cambiare casa, ma io penso che debba cambiare incarico” attacca Conte, che ricorda la mozione di censura presentata dal M5S per il sottosegretario. Ma ovviamente ne ha anche per Donzelli: “Queste informazioni riservate gli hanno consentito di attaccare il Pd e i suoi parlamentari che si sono recati in visita da Cospito a Sassari. Un attacco per ragioni di partito, fatto guardando i sondaggi”.
Parole con cui l’ex premier vuole anche difendere i fu alleati dem. Mentre si rivolge a Meloni, per chiederle di spingere Delmastro e Donzelli a lasciare i rispettivi incarichi, “facendo prevalere la lealtà per le istituzioni”. Alla premier, Conte lancia strali multipli: “Il suo è il governo delle piroette, e lei, la patriota Meloni, paga il dazio a Matteo Salvini per tenerlo in maggioranza. Svende l’unità d’Italia per qualche voto in più”. Non solo: “Sulla guerra e l’invio di armi segue le orme di Mario Draghi, una strategia che ci ha portato in un vicolo cieco”. Ma tra le colpe che il leader dei 5Stelle le addebita c’è anche la nomina come ministro delle Giustizia di Nordio, a suo dire colpevole “di non aver vigilato sulle informazioni diffuse da Donzelli, e su questo non può neppure schermarsi dietro il fatto che della questione sia stata investita la Procura di Roma”.
