PROVINCIA: CONSIGLIO BOLLENTE. MAGGIORANZA TREMA
Pratiche ritirate per evitare che la nuova maggioranza vada in frantumi. Si infiamma il primo consiglio provinciale di Savona, dopo la rielezione alla presidenza del totiano Pierangelo Olivieri grazie al sostegno di Pd e centrosinistra e non dei naturali alleati, Lega, FdI e Fi. È successo ieri pomeriggio, nell’assise di Palazzo Nervi: le prime quattro pratiche sono andate lisce, senza alcun problema. Lo stop è arrivato poco dopo, quando il consiglio ha dovuto discutere una pratica delicata: la convenzione tra Provincia e Comune di Albisola Superiore per autorizzare il direttore generale di Palazzo Nervi, Giulia Colangelo, e il dirigente dei lavori pubblici, Vincenzo Gareri, a operare anche nel Comune albisolese.
A fare un passo indietro e a storcere il naso rispetto alla pratica, proposta dal presidente Olivieri, sono stati i consiglieri provinciali del Pd e, in particolare, quelli eletti nel Comune di Savona, mettendo così a rischio il numero dei voti per assicurare l’avvallo della pratica. Tanto che, dopo una sospensione del consiglio, richiesta dal vicepresidente Massimo Niero (Pd), la doppia delibera è stata ritirata. Secondo indiscrezioni, la motivazione andrebbe rintracciata nell’accordo, stipulato fra la maggioranza del Comune di Savona e Olivieri: Palazzo Sisto, in cambio del sostegno a Olivieri alle urne, avrebbe chiesto la sostituzione dell’attuale dirigente, Giulia Colangelo, con un nome di fiducia. Il presidente di Palazzo Nervi, però, non sarebbe intenzionato a procedere in questa direzione. Da qui le tensioni politiche e la decisione del Pd di non sostenere la pratica: anche perché autorizzando l’attività a scavalco di Colangelo nel Comune di Albisola, di fatto, si sarebbe confermato anche il suo ruolo dirigenziale in Provincia. Una situazione, questa, che rischia di mandare in frantumi la nuova maggioranza di centrosinistra, che sostiene Olivieri, ricompattando il centrodestra, che aveva sostenuto la candidatura del leghista Giancarlo Canepa.—
S. c
