ENTROTERRA SENZA PRONTO SOCCORSO

MAURO CAMOIRANO
CAIRO M.
Due decessi per attacchi cardiaci e indisponibilità, in un caso, di dell’automedica: in Val Bormida scoppia la polemica. Il gruppo di minoranza «Cairo in Comune» chiede l’audizione in Consiglio comunale dell’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola. Altrettanto duro il capogruppo di “+Cairo”, Fulvio Briano: «Stiamo pagando la remissività del sindaco di Cairo e presidente del Distretto socio sanitario, verso la Regione e una politica fatta solo di numeri».
Certamente quella di giovedì è stata «la tempesta perfetta». L’automedica di stanza a Cairo era intervenuta per il malore accusato da Mara Guadagnino, 60 anni, con sintomi da un probabile choc anafilattico e conseguente arresto cardiaco. Trasportata al Pronto soccorso di Savona, purtroppo è deceduta, lasciando il compagno, due figli. Poco dopo il malore di Nino Chianca, a Carcare, con l’anziano che perdeva conoscenza. I militi della Croce Bianca di Carcare chiedevano l’intervento dell’automedica, ma quella di Cairo era già impegnata, così come quella di Savona che stava trasportando un codice rosso a Pietra Ligure; stesso discorso per l’elisoccorso: Grifo stava volando verso Genova e Drago era intervenuto per un biker trasportato al S.Corona. La centrale del 118 decideva, quindi, di indirizzare l’ambulanza di Carcare verso un rendez-vous con l’automedica di Pietra Ligure al casello di Savona, «valutando tale soluzione, visto il quadro clinico» più idonea e sicura piuttosto che indirizzare il paziente al Punto di primo intervento di Cairo.
Dichiara, il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello: «Nel rispetto della tragicità di quanto accaduto, sarà mia cura appurare nelle sedi opportune la veridicità e le drammatiche circostanze che hanno portato a un’attesa che ci risulta non idonea prima che intervenisse un’automedica, ricordando che la mia richiesta di una seconda automedica è stata bocciata». Da “Cairo in Comune” si chiede l’audizione dell’assessore Gratarola, un Consiglio comunale dedicato al tema della sanità e dell’emergenza, ribadendo la necessità di un vero PPI h24 e di una seconda automedica. Da “+Cairo” Fulvio Briano sottolinea: «Il dolore merita silenzio. La situazione delle emergenze non garantite, merita invece un grandissimo rumore. Serve una seconda automedica almeno per il periodo invernale; serve un PPI attivo su codici minori, per i quali è bypassato, e in grado comunque di intervenire anche per stabilizzare patologie più gravi in caso di necessità. Serve un sindaco che sappia fare gli interessi del territorio».
Il sindaco Paolo Lambertini che commenta: «Certe tragedie, per quanto causate da concomitanze eccezionali, palesano come l’attuale sistema di emergenza in Val Bormida debba essere rivisto ed implementato. Come, però, lo devono dire i tecnici. In caso contrario, chi si permette di fare polemiche o avanzare soluzioni non sostenibili senza averne le competenze, o fa solo demagogia che non serve a nulla, o addirittura, sciacallaggio politico. Non accetto lezioni da chi è stato amministratore con un ospedale funzionante e ne ha lasciato uno solo con i muri». —