LE STORIE

«In Molise le urgenze non sono previste. Quando ci si rivolge al Centro Unico Prenotazioni con la prescrizione di un medico che richiede una visita urgente da effettuare entro le 72 ore, quello che viene definito il codice d’urgenza, in Molise spiegano che a differenza del resto d’Italia non esiste». Jula Papa, segretaria di Cittadinanzattiva esordisce così quando parla della situazione delle liste d’attesa della sua regione. Ma, se il problema delle urgenze che non si riesce a rispettare viene risolto eliminando il codice, con le altre visite o interventi c’è poco da fare, si aspetta. Avrebbe dovuto attendere un anno Anna Perotti di Campobasso che aveva provato a prenotare una visita psichiatrica per il figlio che soffre di depressione e che ha visto peggiorare la sua condizione durante il Covid. Ha telefonato la scorsa primavera, l’appuntamento le è stato dato dopo un anno, nel 2023. «La signora ha risolto come purtroppo sono costretti a fare tanti, con una visita privata che le è costata 150 euro», precisa Jula Papa. La signora Rosa Arduino di 95 anni della provincia di Campobasso aveva bisogno di una visita per certificare l’aggravamento delle sue condizioni e ottenere il rinnovo dell’assistenza prevista dalla legge 104. «La donna non era in grado più di camminare, aveva bisogno di una visita a domicilio. – racconta Jula Papa -. Il figlio per un anno ha scritto a tutti, dall’Inps all’Asl senza ottenere risposta. Non sapeva più a chi rivolgersi. Ho iniziato a scrivere io agli stessi indirizzi. Mi ha risposto il medico legale dell’Inps spiegando di avere inviato la documentazione all’Asl con la richiesta di fissare la visita. Ho scritto di nuovo allegando la risposta del medico legale. Soltanto a quel punto la signora ha ottenuto la visita. Dopo un anno di tentativi del figlio e un mese da parte mia».