
DOPO LE PROTESTE LA RIORGANIZZAZIONE NEL PONENTE
giò barbera
Albenga
Pronti a confrontarci sul piano sanitario per il ponente, ma diciamo “no” a strumentalizzazioni». Giovanni Toti si dice disposto al faccia a faccia col sindaco Riccardo Tomatis per il caso Santa Maria di Misericordia dopo le manifestazioni, la raccolta di firme e i convegni con esperti promossi dal comitato «Senza pronto soccorso si muore».
«Presto – ha annunciato Toti – ci saranno delle novità su Albenga: nelle prossime settimane si possono trovare soluzioni per riaprire il dialogo con il territorio, dando tutti i servizi che servono, senza uscire da quelle che sono le linee guida di un piano sanitario che deve riguardare tutta la regione». Il governatore ha anche sottolineato l’importanza del ruolo dell’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola: «È stato capo del dipartimento di emergenza-urgenza del più grande ospedale della Liguria, uno dei 5 maggior in Italia, è un professionista con conoscenze importanti, ha capacità decisionali che arrivano dal suo mestiere come capo del pronto soccorso, dove si devono prendere in pochi istanti decisioni che riguardano la vita e la morte delle persone. Ha avuto, e lo ha dimostrato, una capacità di dialogo e confronto con i territori molto importanti».
Parole che arrivano a pochi giorni da Natale e che sono state accolte con soddisfazione dal sindaco Riccardo Tomatis che è anche presidente del Distretto socio sanitario dell’Albenganese. «L’apertura da parte della Regione e del presidente Toti con il quale ho già avuto modo di parlare è di buon auspicio per tutti – spiega Tomatis -. Si potrà riprendere un dialogo positivo e propositivo con il territorio, primo passo per poterne comprendere le reali necessità ed esigenze della comunità albenganese. Il presidente ha accolto positivamente questa richiesta e spero che, nelle prossime settimane possano esservi nuove occasioni di dialogo e confronto sul tema sanità e in particolare sull’ospedale Santa Maria di Misericordia. Tutti abbiamo la necessità di capire quali sono le reali intenzioni della Regione nella speranza che tenga conto anche dei nostri appelli che si sono susseguiti in tutti questi mesi».
Ma non mancano le polemiche. A sparare contro Toti il «fuoco amico» di un rappresentante di Fratelli d’Italia. «La sanità del Ponente è dimenticata da Toti. Per Genova si fanno grossi investimenti, mentre ad Albenga arriveranno solo le briciole». E’ l’accusa lanciata da Roberto Tomatis, capogruppo del partito meloniano che torna ad evidenziare le lacune sui servizi sanitari dedicati al comprensorio ingauno.
«Toti punta tutto sul capoluogo ligure con importanti risorse finanziarie: si parla di 405 milioni di euro per un ospedale da 520 posti letto che interesserà la collina degli Erzelli. Ormai è certo che Albenga con i suoi 220 posti letto è stato smantellato con un’operazione che parte da molto lontano con la soppressione di tutti i reparti e la chiusura del pronto soccorso».

